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Mondiali 2022 - Portogallo eliminato: il caso Cristiano Ronaldo, Leao dimenticato e le scelte di Santos

Simone Pace

Pubblicato 11/12/2022 alle 09:19 GMT+1

MONDIALI 2022 - L'eliminazione ai quarti di finale del Portogallo, per mano di un Marocco che sta riscrivendo la storia del calcio, fa rumore. L'immagine di Cristiano Ronaldo che lascia il campo tra le lacrime è il simbolo amaro di una Nazionale che, dopo avere strapazzato la Svizzera agli ottavi, sembrava avere le carte in regola per arrivare fino in fondo. Vediamo cosa non ha funzionato.

Cristiano Ronaldo lascia il campo a testa bassa al termine di Marocco-Portogallo - Mondiali Qatar 2022

Credit Foto Getty Images

Il Marocco dei miracoli, la Nazionale che sta riscrivendo la storia del calcio, miete un'altra vittime illustre: dopo la Spagna, anche il Portogallo deve inchinarsi alla squadra di Regragui. L'eliminazione di Cristiano Ronaldo e compagni fa inevitabilmente rumore: soprattutto dopo la vittoria per 6-1 sulla Svizzera agli ottavi di finale, era sensazione diffusa che i lusitani potessero arrivare fino in fondo a Qatar 2022. La goleada contro gli elvetici, invece, si è rivelata illusoria: il Marocco si è confermato un muro insuperabile (un solo gol subito finora al Mondiale, per giunta su autorete) e il Portogallo non ha potuto fare altro che arrendersi. Cerchiamo di capire cosa non ha funzionato nella squadra di Fernando Santos.
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1) Il caso Ronaldo

Inutile girarci attorno: il Mondiale del Portogallo è stato pesantemente condizionato dal caso Cristiano Ronaldo. Presentatosi in Qatar da disoccupato di lusso dopo la burrascosa separazione dal Manchester United, CR7 ha fatto parlare di sé fin dal primo giorno. E non - purtroppo per i lusitani - per cose di campo. Il gol su rigore al Ghana al debutto ha solo posticipato il caos, scoppiato definitivamente nel finale del match contro la Corea del Sud. Da quella sostituzione mal digerita, il torneo dei lusitani è cambiato in radicale: Ronaldo è finito in panchina con la Svizzera e ha "costretto" la Federazione a diramare un comunicato per smentire la volontà di lasciare seduta stante il Qatar. Una rapida e inesorabile discesa agli inferi, culminata con l'uscita dal campo solitaria e tra le lacrime dopo lo 0-1 col Marocco.
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Cristiano Ronaldo lascia il campo deluso al termine di Marocco-Portogallo - Mondiali Qatar 2022

Credit Foto Getty Images

2) Uno spogliatoio poco sereno

Questo punto è strettamente legato al primo, anzi ne è logica conseguenza. Le bizze di Ronaldo hanno inevitabilmente destabilizzato lo spogliatoio portoghese e hanno distratto il gruppo dall'obiettivo primario, ovvero quello di fare più strada possibile in Qatar. Fernando Santos le ha tentate tutte per tenere la barra dritta: ha difeso CR7 pubblicamente in conferenza stampa, ha fatto scelte di formazione molto coraggiose ma che adesso, visto il risultato finale, molto probabilmente gli verranno rinfacciate. Tra le squadre che hanno dovuto dire addio al sogno Mondiale, forse il Portogallo è quella che lo fa con maggiori rimpianti.
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Fernando Santos striglia CR7: "Il litigio col giocatore della Corea non mi è piaciuto"

3) Leao dimenticato da Santos

E a proposito di rimpianti, non si può non citare Rafael Leao: l'attaccante del Milan si è dovuto accontentare di scampoli di partita (riuscendo comunque a segnare 2 gol) e nella scala gerarchica di Santos ha occupato stabilmente il gradino più basso. La sua velocità e la sua capacità di spaccare le partite avrebbero potuto e dovuto essere sfruttate di più e meglio. Non sapremo mai se - con Leao titolare o più coinvolto - il Portogallo avrebbe fatto più strada, ma 'dimenticarlo' in panchina non è sembrata una mossa così saggia.
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Santos: "Ronaldo? Lasciatelo in pace, non merita tutto questo"

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