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Mondiali 2022 - La Serbia "provoca" il Kosovo ritoccando una bandiera. E sale la tensione con la Svizzera...

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Aggiornato 27/11/2022 alle 13:32 GMT+1

MONDIALI 2022 - Su Twitter compare una foto dello spogliatoio della Serbia nel match col Brasile in cui compare una bandiera del Kosovo "ritoccata". Una provocazione che ha portato la federcalcio kosovara a chiedere provvedimenti. E all'ultimo turno, come nel 2018, c'è la sfida Serbia-Svizzera. Tra gli elvetici ci sono tanti giocatori di origine kosovara.

La bandiera del Kosovo comparsa nello spogliatoio della Serbia. (credit foto: Twitter @DaulinaOsmani)

Credit Foto Eurosport

Calcio e politica continuano ad andare a braccetto in questo tanto discusso Mondiale in Qatar. Dopo , dopo la questione della nazionale iraniana e il proprio governo a Teheran, è una foto apparsa su Twitter ad aprire il fronte anche sui Balcani. Dopo la gara tra Brasile e Serbia è infatti comparsa nello spogliatoio dei serbi una bandiera del Kosovo “ritoccata”. Il vessillo presenta infatti colori serbi e una scritta in cirillico piuttosto esplicita: “Nessuna resa”.
La provocazione è evidente e si rifà all’annosa questione dell’indipendenza del piccolo Stato del Kosovo, ormai indipendente dal 17 febbraio 2008. Parte della Serbia però fatica a riconoscere questo ottenimento politico registrato da tempo; tanto che lo stesso Kosovo ha ormai una federazione calcistica riconosciuta dalla stessa FIFA. ED è proprio qui che monta la polemica.
La Federazione di Pristina infatti non è rimasta a guardare e ha immediatamente preso posizione. Con un secco comunicato sui social ha chiesto alla FIFA di "sanzionare la Federcalcio serba per aver mostrato messaggi aggressivi contro la Repubblica del Kosovo prima della partita Brasile-Serbia ai Mondiali di Qatar 2022".

Tensioni anche con la Svizzera

Nel complesso rapporto fra calcio e politica nei Balcani c'è un capitolo recente che rischia di tornare di moda tra qualche giorno, quando Serbia e Svizzera si sfideranno nuovamente. Già al mondiale del 2018 si affrontarono le due nazionali come terzo match del girone, con in palio la qualificazione. I rossocrociati vinsero in rimonta con gol di Xhaka e Shaqiri, entrambi giocatori di origine albanese della parte più vicina al Kosovo e con famiglie che scapparono in Svizzera ai tempi delle persecuzioni contro gli albanesi nel paese ex jugoslavo. Dopo i gol e al termine di quella partita comparvero richiami a quella questione, con esultanze che mimarono lo stemma dell'aquila a due teste, simbolo della comunità di Tirana e del Kosovo albanese.
Non a caso c'è chi sostiene che la bandiera nello spogliatoio serbo sia stata proprio una risposta a quello "sgarbo" in diretta mondiale di quattro anni fa. Serbia-Svizzera del 2 dicembre dunque si prospetta come potenzialmente incandescente e come prossimo caso politico dei Mondiali di Qatar 2022.
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