Ronaldo: 40 anni dopo

Sono passati 40 anni, ma sembra sempre la stessa storia. Il Manchester United che vince la Coppa dei Campioni, il numero 7 dei Red Devils che si aggiudica il Pallone d'oro. Il '68 era l'anno del leggendario George Best, ora tocca a Cristiano Ronaldo, tanto che il paragone tra i due diventa naturale, seppur difficile pensando a come è cambiato il gioco del calcio soprattutto negli ultimi anni.

Eppure le loro gambe lunghe e i loro dribbling ubriacanti si assomigliano veramente tanto, così come la loro capacità realizzativa straordinaria. Non a caso al termine della scorsa stagione il portoghese ha battuto proprio il record del fuoriclasse di Belfast come numero di gol segnati in una stagione da un centrocampista del Manchester United: 42 reti contro 32, con l'asso lusitano a sole 4 lunghezze dal primato assoluto di Denis Law (che con Best e Charlton formava un trio molto simile a quello composto da Ronaldo, Rooney e Giggs).

Tantissimi gol decisivi, trofei leggendari e una vita sregolata, pur in un mondo molto diverso. Le nottate infinite di George Best, tra donne, alcool e macchine veloci, sono passate alla storia, così come la sua sfrontatezza sul campo, così simile alla rabbia bambinesca di Cristiano Ronaldo quando qualcosa non va come vuole lui (basti pensare al cartellino rosso di due giorni fa...), così in rima con i moderni 'rumour' che riguardano mercato calcistico e donne dello spettacolo.

D'altra parte il talento spesso presceglie le cosiddette "pecore nere", c'è poco da fare. E forse così è ancora più bello, ancora più affascinante: il giocatore che fa discutere si riesce ad amare alla follia e soprattutto si fa odiare dalle tifoserie avversarie, punite puntualmente dal soggetto in questione. A proposito: Cristiano Ronaldo ha già segnato a tutte le squadre dell'attuale Premier League e ora, conquistato il suo Pallone d'oro, punta a ripetersi per diventare unico e inimitabile nella storia dello United.

Poco ma sicuro: a Ronaldo piacerebbe un mondo arrivare davanti all'Old Trafford e - vedendo la statua di Best, Law e Charlton - pensare tra sé e sé: "Che cos'hanno fatto quelli? Io ho vinto di più...".