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Cristiano Ronaldo, nuovo atto dell'intervista: "Rangnick allo United scelta ridicola. Allegri tra gli allenatori top"

Stefano Dolci

Aggiornato 17/11/2022 alle 00:33 GMT+1

PREMIER LEAGUE - Nuova puntata dell'intervista di Cristiano Ronaldo, al giornalista televisivo inglese Piers Morgan. Queste le nuove rivelazioni: "Guardiola mi voleva al City ma il cuore e Sir Alex mi hanno convinto a declinare. Lo United ora è un passo indietro rispetto alla Juve e al Real Madrid. Rangnick? Voleva rivoluzionare il calcio ma prima di vederlo non l'avevo mai sentito nominare".

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L’intervista di cui tutto il mondo sta parlando. Con queste parole Piers Morgan introduce la prima parte della sua lunga ed articolata chiacchierata esclusiva con Cristiano Ronaldo. Le anticipazioni e le rivelazioni dei giorni scorsi sono state sufficienti per far infuriare il tecnico dei Red Devils Erik Ten Hag e la dirigenza del Manchester United, che oltre a una salatissima multa valuta il divorzio del rapporto a gennaio. Ma quali altri dettagli emergono dalla confessione di CR7 al discusso giornalista televisivo inglese? Dal disprezzo per Ralf Rangnick, alle stilettate ai giovani ecco le parti inedite del Ronaldo pensiero.
"Sono stato molto vicino ad andare al City, ci hanno provato molto. Guardiola ha fatto tutto il possibile per portarmi al City e lo ha anche ripetuto qualche settimana fa. Ma il mio cuore, i miei sentimenti, quello che avevo fatto prima, e Sir Alex Ferguson, hanno fatto la differenza. Sir Alex, in particolare, è stata la chiave mi ha detto 'è impossibile per te indossare la maglia del City’, gli ho detto ‘ok boss’ e sono tornato qui allo United”.

"Sono i record che seguono me, non il contrario..."

Morgan ricorda che nella prima settimana dal suo ritorno coi Red Devils, la maglia di Ronaldo è stata quella più venduta...
"Mi fa piacere, ne vado orgoglioso. Sai io non seguo i record, i record seguono me. I fan, per me, sono tutto. Quando ho deciso di lasciare la Juventus, lo United non era nei miei piani, ha sorpreso anche me. Quando ho firmato per lo United mi aspettavo che fosse cambiato qualcosa, ho passato nove anni al Madrid, poi alla Juve... ma sono stato sorpreso in peggio. Era tutto uguale, la tecnologia, tutto. È una cosa che mi ha stupito, non me l'aspettavo. Quando ho firmato c'erano anche Sancho e Varane oltre a me, ho pensato che le cose sarebbero andate come avrebbe dovuto essere al Manchester. Sir Alex Ferguson ha lasciato un grosso buco nel club, non solo Sir Alex Ferguson, una persona che penso abbia fatto la differenza, David Gill, il presidente, è un uomo molto, molto buono. E anche la struttura intorno a Sir Alex Ferguson è stata molto importante”.

"Lo United in questo momento è un passo indietro rispetto alla Juventus e al Real Madrid"

"Il Manchester United in questo momento è un club che non è ai massimi livelli. Spero che in futuro possano esserlo ancora. Non si sono mossi, è come se l'orologio si fosse fermato. Sono stato al Real Madrid nove anni e tre alla Juventus. E quando sono arrivato pensavo che sarebbe stato tutto diverso, sai, la tecnologia, le infrastrutture e tutto il resto. Cercano sempre di evolvere. Qui invece non è così e mi ha sorpreso in negativo. I progressi dai tempi di Sir Alex sono stati zero”.
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Cristiano Ronaldo

Credit Foto Getty Images

"Rangnick al posto di Solskjaer? Scelta ridicola"

"Quando ho scoperto che per sostituire Solskjaer stavano pensando di ingaggiare Rangnick, ho pensato a una mossa assurda. Hanno sostituito un allenatore con un direttore sportivo, uno che non allena da almeno 5 anni. È stata una decisione ridicola? Certo. In fondo io non l'ho mai visto come un capo, non l'avevo mai sentito nominare, è una cosa che non capisco, pensano di trovare l'ultima Coca Cola nel deserto... Non capisco, il calcio è stato inventato molti, molti anni fa. Ma rispetto qualsiasi allenatore, ogni approccio diverso, opinioni diverse, mentalità diversa, ma su alcuni punti non sono d'accordo. Sono sempre stato così, anche con i migliori allenatori nel mondo: Zidane e Ancelotti, Mourinho, Fernando Santos, Allegri... Quindi ho un po' di esperienza perché imparo ed ho imparato da loro. Sono in disaccordo, ma fa parte del business perché alla fine io sono in un club per vincere e con la mia esperienza voglio aiutare. Come sempre, alcuni allenatori possono non accettarlo e, sai, fa parte del lavoro”.
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"Ai giovani non frega nulla, non imparano. Ne salvo solo uno..."

Cristiano Ronaldo, non ha risparmiato critiche nemmeno ai più giovani del gruppo, rei di non essere affamati...
"Non credo che manchino di rispetto ai giocatori esperti, non è questa la questione, ma è una generazione diversa. Non c'è fame, hanno le cose troppo facili. Non soffrono e semplicemente non gli interessa, non ci tengono.. In tutti i campionati del mondo, i più giovani ora non sono gli stessi della mia generazione. Ma non possiamo biasimarli perché fa parte della vita. La nuova generazione e le nuove tecnologie che li distraggono per qualcos'altro quindi. Peccato perché se hanno davanti agli occhi i migliori esempi e non copiano quello che hai fatto per me è un po' strano, perché ricordo quando avevo 18, 19, 20 anni, ero sempre alla ricerca dei migliori giocatori: Van Nistelrooy, Rio Ferdinand, Roy Keane e Giggs. Ecco perché ho il successo che ho avuto e la longevità. Perché mi prendo cura del mio corpo, della mia mentalità, della mia testa, perché vedevo questi ragazzi e imparavo da loro. Non sono il tipo di persona a cui piace dare consigli, preferisco essere un esempio. Perché sono un esempio. Ci sono tutte le mattine e faccio la stessa cosa. Probabilmente sono il primo ad arrivare e l'ultimo ad andare via. Penso che i dettagli parlino da soli. Ecco perché dico che mi piace dare l'esempio. Al Manchester United posso citare Dalot, è giovane, ma molto professionale, ma non dubito che avrà longevità nel calcio perché è giovane, intelligente e molto professionale. Probabilmente Martínez, Casemiro ha circa 30 anni anni, ma direi Dalot”.

"Le critiche di Rooney? Penso che ne approfittino perché sono il più seguito al mondo"

Il seguito sui social e le critiche? Ho tanti follower non solo perché gioco bene a calcio, penso che il resto sia rilevante, devi essere carismatico. Penso che anche essere bello aiuti. Non so il vero motivo, ma sono un frutto che la gente vuole mordere. Quale frutto? Diciamo una fragola. Non so come si esprime in inglese, ma è quello, un frutto che tutti vogliono addentare. I giudizi aspri di ex compagni come Neville e Rooney? Non perdo tempo con persone che non mi amano, a loro non importa della mia vita. Mi piace essere circondato da persone che mi amano, non perdere tempo con le persone che mi criticano. Non capisco, dovresti chiedere a lui. Solo un anno fa, Rooney ha avuto i suoi figli qui sei mesi e mi ha invitato a giocare a calcio. Davvero non capisco le persone così. O se vogliono essere sulla prima pagina di un giornale, o vogliono un nuovo lavoro o altro. Probabilmente mi critica perché ha finito la sua carriera a trent'anni e io gioco ancora ad alto livello. Non dirò che sono più bello, ma è vero. È facile criticare, non lo so, se hai un lavoro in televisione, devi comunque criticare per essere più famoso. Davvero non lo capisco. È difficile quando vedi le persone che erano nell'armadietto accanto al tuo che ti criticano in quel modo. Penso che ne approfittino perché non sono stupidi. Sono il ragazzo più seguito al mondo. Non è una coincidenza”.
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