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Vialli torna in azzurro da capodelegazione: "Con Roberto Mancini sono in buone mani"

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Aggiornato 11/10/2019 alle 15:59 GMT+2

Nel raduno di novembre Gianluca Vialli potrebbe rivestire i panni di capodelegazione della Nazionale di calcio. Si riforma in azzurro la coppia della Sampdoria delle meraviglie...

Roberto Mancini e Gianluca Vialli ai tempi della Sampdoria

Credit Foto Getty Images

"Sono qui ufficialmente qui come ambasciatore dei volontari di Roma2020 ma immagino che nei prossimi giorni potremo approfondire il ruolo che mi aveva offerto il presidente Figc Gabriele Gravina. Lo ringrazio per aver avuto pazienza e di avermi aspettato. Valuteremo nei prossimi giorni", ha detto Vialli incontrando la stampa all'hotel Parco dei Principi, sede del ritiro della Nazionale di Roberto Mancini. "Da marzo sto facendo altre cure. Devo essere nelle condizioni fisiche e mentali per affrontare questa sfida - ha aggiunto - Spero di poter essere al prossimo raduno della nazionale a novembre non solo da invitato ma con un ruolo. Con Roberto mi sento in buone mani".

Dispiacere per la Sampdoria

La trattativa per l'acquisto della Sampdoria "è fallita perché non ci siamo messi d'accordo sul prezzo e non è colpa di nessuno. Spesso chi vende ha un'idea e chi compra un'altra e non sempre si trova un sintesi". Lo ha detto Gianluca Vialli incontrando la stampa all'hotel Parco dei Principi, quartier generale della Nazionale di Roberto Mancini. "Ho trattato la cosa come una cosa riservata. Dispiace che sia diventata pubblica e forse abbia condizionato anche gli umori e le prestazioni della squadra. Non siamo andati dalla Venier o dalla Ventura - ha aggiunto - abbiamo la coscienza pulita. Mi dispiace perché mi ero fatta la convinzione che avrei potuto fare un buon lavoro anche grazie alle persone che sono già in Samp, a cui non viene riconosciuto merito perché Ferrero i meriti se li prende tutti lui. Lo avrei fatto con passione e umiltà", ha concluso.

La lotta con la malattia

"Adesso sto bene - ha aggiunto Vialli tornando sulla sua situazione di salute - i risultati sono positivi. Posso continuare a fare una vita normale e lavorare fa parte di una vita normale". Anche nel caso fosse andata a buon fine la trattativa per l'acquisto della Sampdoria il suo percorso in nazionale sarebbe andato avanti. "I due ruoli sarebbero stati assolutamente compatibili per il presidente Gravina", ha sottolineato. Quanto al suo possibile contributo "la mia idea è quella di entrare e imparare. Ho fatto un master in football business, ho allenato in Inghilterra ma la nazionale non la frequento da molto. Ho impressione che tutto funzioni come un orologio svizzero ma c'è sempre spazio per un proprio contributo, ci sono tanti modi per essere utile. Con umiltà". Vialli si dice "molto felice", poi, di ritrovare Mancini. "Roberto sa di questa cosa dal primo giorno, Gravina ne ha parlato con lui prima di parlarne a ma. Immagino che sia d'accordo. Mi ha detto: 'Cosa fai non ti metti la tuta?' Io sarei felice di potergli dare una mano. Nel mio ruolo vorrei aggiungere qualcosa senza togliere niente".
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