"Andiamo! Rieccoci! Per grazia ricevuta": la qualificazione dell'Italia a Euro 2024 sulle prime pagine dei giornali

La qualificazione dell'Italia alla fase finale di Euro 2024 occupa ovviamente le prime pagine dei tre principali quotidiani sportivi. In Germania, la prossima estate, ci saranno anche gli azzurri di Luciano Spalletti che, seppure col brivido finale per il rigore non concesso agli ucraini da Gil Manzano per il contatto Cristante-Mudryk, hanno conquistato il pass grazie allo 0-0 di Leverkusen. La nostra Nazionale si presenterà all'appuntamento da campione d'Europa in carica. Il sorteggio è in programma il 2 dicembre. Vediamo come viene vista dai giornali la qualificazione dell'Italia.

"Gli ucraini ci hanno messo paura fino alla fine e reclamano con forza un rigore. Ma dopo due Mondiali saltati era importante non fallire ancora". La Gazzetta dello Sport sintetizza così lo 0-0 degli azzurri a Leverkusen contro l'Ucraina che vale il pass diretto per Germania 2024. Il quotidiano milanese, in un fondo firmato Andrea Di Caro, sottolinea i meriti del commissario tecnico azzurro: "L’Italia di oggi è questa, non siamo nettamente superiori a molte altre Nazionali e sicuramente siamo inferiori a qualcuna. Ma stiamo diventando squadra. Non dimentichiamoci il caos di ferragosto, la fuga di Mancini, la classifica penalizzante, la caccia al tecnico giusto in pochi giorni, Spalletti subentrato in corsa che ha d ovuto rimettere le mani in tante cose. E ha fatto il massimo. Adesso Luciano, assorbita la prima grande soddisfazione, si rimetterà al lavoro più di prima. Sa che il difficile viene ora: l’Italia deve crescere. In Germania ci saranno avversarie molto più temibili di quelle - Inghilterra esclusa - affrontate nel nostro girone. Servirà tanto di tutto. Ma ci saremo anche noi. Da campioni d’Europa".

E sul rigore reclamato nel finale dall'Ucraina: "Dobbiamo dire grazie a una svista di arbitro e Var che hanno negato un rigore all'Ucraina al 93'. Cristante non cerca Mudryk, ma l'impatto c'è. Se non lo avesse assegnato a noi un rigore così, ne avremmo parlato molto a lungo. Prendiamoci il regalino, evitiamo gli spareggi e prepariamoci a vivere un mese di giugno (e speriamo di luglio…) tinto d'azzurro".

Il Corriere dello Sport, in un pezzo a firma Ivan Zazzaroni, mette l'accento sulla decisione dell'arbitro Gil Manzano che, nei minuti di recupero, ha negato un rigore all'Ucraina non punendo un intervento di Cristante ai danni di Mudryk: "L'unico modo per andare avanti è andare avanti - si legge -. Così è meno bello però. Dobbiamo essere onesti, evitando di elencare i tanti torti arbitrali che in passato ci hanno sottratto successi, titoli e danneggiato il fegato: nei secondi finali Gil Manzano ha fatto finta di non vedere il rigore che avrebbe permesso all'Ucraina di sfruttare una grande opportunità, l'assistente al Var era scappato un attimo in bagno (prostata infiammata, immagino) e insomma non c'è andata bene, ma benissimo. (Per un istante ho pensato a come avrebbe reagito Mourinho al posto di Rebrov: già, ma lui c’è passato qualche mese fa). Confesso che se alla vigilia della partita di Leverkusen Ceferin non avesse dichiarato 'l'Italia deve qualificarsi all'Europeo 2024, altrimenti sarebbe un disastro', oggi mi sentirei meglio. Un filo più leggero".

Tuttosport sottolinea la sofferenza azzurra nei minuti conclusivi della sfida di Leverkusen: "È andata, e questa volta sia benedetta la vittoria sulla Macedonia che ha permesso di avere a disposizione due risultati su tre per conquistare il diritto a partecipare alla fase finale degli Europei - si legge sul quotidiano torinese -. Ma, maledizione, che nervoso a dover spiegare che il pareggio senza gol non rende minimamente giustizia alla partita di un'Italia sempre in controllo e che, soprattutto nel primo tempo, ha costruito un sacco di occasioni da gol senza concedere all'Ucraina altro che un tiro da fuori area".

"E, ancora mannaggia, che delitto dover andare in affanno (e pure ringraziare Gil Manzano per il rigore non concesso agli avversari nel recupero per l'intervento di Cristante su Mudryk) nel recupero dopo aver dominato una partita approcciata e condotta sempre nel modo giusto, senza barricate basse che avrebbero permesso ai giocatori di Rebrov di prendersi per inerzia quei metri che da soli non erano in grado di conquistare. Nemmeno con i tanto celebrati quanto deludenti Sudakov e Mudryk".