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Qualificazioni Euro 2024 - Le 5 verità di Ucraina-Italia 0-0: Chiesa fuori categoria, chi è il 9 azzurro?

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Pubblicato 21/11/2023 alle 10:15 GMT+1

QUALIFICAZIONI EURO 2024 - Gli azzurri volano in Germania, tra sprazzi di bel gioco e tanti aspetti su cui riflettere. Se l'esterno della Juventus continua a essere il punto di riferimento, Raspadori non si ripete e Scamacca non sfrutta la chance.

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Ucraina-Italia, match valido per l'ultima giornata del girone C delle Qualificazioni ai prossimi Europei, è terminato sul punteggio di 0-0. Gara arbitrata dallo spagnolo Jesus Gil Manzano. Con questo risultato l'Italia vola direttamente a Euro 2024, mentre l'Ucraina dovrà disputare gli spareggi. Qui le pagelle dei protagonisti del match di Leverkusen (Chiesa "Semplicemente, inesauribile"), qui di seguito invece le 5 verità che ci ha lasciato la gara della BayArena di Leverkusen, in Germania.
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1) Sprazzi di bel gioco, ma c'è da migliorare

Sì, siamo agli Europei. E sì, parecchie cose buone si sono viste, specialmente nel primo tempo. Le trame a centrocampo, le giocate di Federico Chiesa e Federico Dimarco, la fluidità della manovra. Poi c'è l'altra faccia della medaglia, e racconta di un'Italia che, alla fine, ha creato appena una palla gol e mezza davvero clamorosa: l'inserimento di Frattesi murato da Trubin e il cross di Chiesa che per tanto così Raspadori non è riuscito a deviare nella porta vuota. Il punto ci va bene, la qualificazione ci va benissimo. Poi si va a guardare cos'è accaduto nel finale e si ringrazia il cielo per la decisione di Gil Manzano e VAR di non punire il possibile (probabile?) tocco in area di Cristante su Mudryk. Saremmo qui a parlare di tutt'altro.

2) Chiesa è fuori categoria in questa Nazionale

Questa volta non ha segnato, Federico Chiesa, come aveva fatto (per due volte) venerdì contro la Macedonia del Nord. Importa? No che non importa. Perché l'esterno della Juventus ha dimostrato ancora una volta di essere il vero punto di riferimento dell'Italia, offensivo e non. Quasi tutte le iniziative pericolose degli azzurri sono partite da lui. In poche parole: quando si è acceso lui, si è accesa l'intera squadra. Chiesa ha lanciato Frattesi a tu per tu con Trubin, Chiesa ha quasi fatto segnare Raspadori a porta vuota. E poco importa che il calo del finale abbia visibilmente coinvolto anche lui. Non si può immaginare un'Italia senza la stella bianconera: abbiamo già dovuto convivere con la sua assenza per troppo tempo.
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Chiesa in azione durante Ucraina-Italia - Qualificazioni Europei 2024

Credit Foto Getty Images

3) La maglia numero 9 continua a non avere un padrone

L'eterno dilemma si ripropone: chi è il centravanti titolare dell'Italia? Non buone le risposte date da Gianluca Scamacca dal momento del proprio ingresso in campo, dopo l'intervallo: una bella chance di mettersi in luce agli occhi di Spalletti sprecata piuttosto malamente. Così come Giacomo Raspadori non è riuscito a ripetere la bella prestazione contro i macedoni e Moise Kean ha giocato una decina di minuti su 180. Insomma, la corsa è sempre e costantemente aperta. Soprattutto perché nessuno dei candidati riesce veramente a trovare continuità di rendimento in azzurro. Senza dimenticare che in ballo c'è sempre un certo Ciro Immobile.
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4) Buongiorno, complimenti per l'ottima partita

Due su due. Prima in Olanda contro gli Oranje, nella finalina della Nations League. Quindi ieri sera, a Leverkusen. Due partite dal valore completamente diverso l'una dall'altra, ma con un comune denominatore: la bella prestazione di Alessandro Buongiorno. Uno che in Nazionale ha giocato appena due partite, ovvero le due menzionate, e in entrambi i casi se l'è cavata benissimo. A Leverkusen il capitano granata è stato immediatamente colpito da un giallo per un fallo su Dovbyk, pareva essere destinato a soffrire fino alla fine o andare incontro a un'inevitabile sostituzione anticipata, ma ha tenuto botta regalando solidità alla retroguardia. Tra i papabili per un posto sull'aereo per la Germania, la prossima estate, c'è anche lui.

5) Tsygankov, Mudryk, Sudakov: l'Ucraina guarda con fiducia ai playoff

Mentre l'Italia non giocherà gli spareggi, a farlo sarà l'Ucraina. Un mini-torneo a cui gli i ragazzi di Rebrov possono guardare con fiducia, in virtù di un parco giocatori ricco di talento e qualità: su tutti Sudakov, molto apprezzato dalla Juventus e pericolosissimo nel primo tempo, oltre a Tsygankov e al più conosciuto Mudryk. Piedi buoni, rapidità di pensiero e di gambe, trame offensive a tratti ficcanti. Ritrovarli a Euro 2024 è uno scenario tutt'altro che da scartare.
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