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Qualificazioni Euro 2024 - Malta-Italia 0-2, 5 verità: Retegui ancora a segno, abbiamo trovato il bomber?

Stefano Silvestri

Pubblicato 27/03/2023 alle 09:54 GMT+2

QUALIFICAZIONI EURO 2024 - Il secondo gol in due partite del centravanti del Tigre è la conferma che la sua pescata dall'Argentina ha un senso dal punto di vista tecnico. Girone rimesso rapidamente in piedi, ma manca continuità nel gioco. Romagnoli e Pessina provano a tenersi stretto l'azzurro.

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Malta-Italia, match valido per la seconda giornata delle Qualificazioni a Euro 2024, è terminato sul punteggio di 0-2, frutto delle reti di Retegui e Pessina nel primo tempo. Gara arbitrata dal bulgaro Georgi Kabalkov. Con questo risultato l'Italia si porta a quota 3 nel girone C, assieme alla Macedonia del Nord e alle spalle dell'Inghilterra, capolista con 6.
Qui di seguito le 5 verità che ci ha lasciato la partita di Ta'Qali.

1) Girone rimesso in piedi: superarlo è un obbligo

Poco da fare: dopo Svezia e Macedonia del Nord abbiamo perso ogni certezza. Quel che una volta ci sembrava scontato, convinti ci spettasse di diritto, oggi non lo è più. E dunque anche Malta può sembrare un avversario temibile, nonostante occupi la posizione numero 167 del Ranking FIFA. Invece, almeno da quel che si è visto a Ta'Qali, non è così: se l'Inghilterra è la chiara favorita per il primo posto del girone C, l'Italia ha il dovere assoluto di conquistare almeno il secondo posto, che, sempre bene ricordarlo, porta non agli spareggi ma direttamente alla fase finale degli Europei. Pur in un contesto di mediocrità, pur con tutti i problemi che Roberto Mancini si trova ad affrontare, stavolta non possiamo sbagliare.
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26 marzo 2023, Malta-Italia, qualificazioni a Euro 2024: L'esultanza deli Azzurri al gol con cui Mateo Retegui sblocca la partita. Foto di Claudio Villa per Getty Images

Credit Foto Getty Images

2) Ma nel gioco c'è da trovare continuità

Complimenti a chi non s'è appisolato in un secondo tempo a bassi ritmi e con pochissime palle gol. Esattamente il contrario di ciò che era accaduto giovedì contro l'Inghilterra: a Napoli l'Italia si era ricordata di scendere in campo solo dopo l'intervallo, pur senza riuscire a completare la rimonta, mentre a Ta'Qali ha giocato un buon primo tempo e poi si è seduta. Naturalmente è un atteggiamento indotto dal risultato favorevole e dalla bassa qualità degli avversari, ma le costanti scrollate di capo di Roberto Mancini la dicono lunga su ciò che (non) si è visto in campo. Così come le dichiarazioni post partita del ct: "Potevamo fare qualcosa in più, quando vai in vantaggio devi essere più tranquillo e giocare con più serenità". Appunto.

3) Ancora Retegui: abbiamo trovato il bomber?

Due indizi potranno non fare ancora una prova, ma insomma, poco cambia: Mateo Retegui sta dimostrando di avere le qualità per guidare l'attacco dell'Italia. Al netto di tutte le questioni nazionalistiche di questo mondo, della mancata conoscenza della nostra lingua (ma intanto ha già imparato l'inno...) e di tutti i ben noti discorsi venuti alla luce dal momento della sua sorprendente convocazione. Due partite con la nostra nazionale e due gol per il centravanti del Tigre: non male per uno che non ha ancora messo piede in Europa. E dunque la domanda, specialmente alla luce dei ben noti balbettii di Ciro Immobile in azzurro, sorge spontanea: abbiamo trovato il bomber?
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26 marzo 2023, Malta-Italia, qualificazioni a Euro 2024: l'esultanza di Mateo Retegui. Foto di Claudio Villa per Getty Images

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4) Romagnoli, bentornato in Nazionale

Un piccolo buco iniziale - in collaborazione col compagno di reparto Scalvini - dove Satariano è andato a infilarsi, venendo fortunatamente ipnotizzato da Donnarumma, poi Alessio Romagnoli ha chiuso la porta. Non che l'attacco di Malta abbia fatto granché per impensierirlo, anzi, ma intanto il centrale laziale non si è fatto prendere dall'emozione del ritorno dopo quasi due anni e mezzo. Mai chiamato da Mancini, escluso dal trionfale Europeo del 2021, Romagnoli si è meritato il rientro in Nazionale grazie a un campionato di altissimo livello, suo e dell'intera retroguardia di Sarri, una sorta di bunker. E ora ha intenzione di tenersi strettissima la maglia azzurra.
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Romagnoli alla fine di Malta-Italia

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5) Pessina in formato Europeo: una risposta alle critiche

Subito un dato: si tratta del primo gol nella storia dell'Italia da parte di un calciatore del Monza. La squadra di cui Matteo Pessina è simbolo, capitano, tifoso. È una rete che si va a inserire nel contesto di una prestazione più che buona nelle due fasi. L'ex atalantino sta provando a riprendersi l'azzurro come aveva fatto all'Europeo da dodicesimo uomo, quello che si faceva trovare pronto contro il Galles e toglieva le castagne dal fuoco contro l'Austria. La fiducia di Roberto Mancini non è mai mancata, quella della gente sì. Una bella risposta alle critiche.
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