Argentina e Brasile

Domenica si guarderanno, mercoledì andranno una contro l'altra. L'inverno sudamericano si infiamma per Brasile-Argentina, le eliminatorie al Mondiale obbligano però i colossi del Sudamerica ad un antipasto rischioso, perché la mente delle due eterne rivali è già a Belo Horizonte.

Il compito di Basile e Dunga è quello di maneggiare la pressione e lavorare sulle teste delle loro squadre, e in particolare la missione del ct delle Seleçao appare complicata, visto che l'avvicinamento del Brasile è stato tutto tranne che confortante.

Vittoria rocambolesca col Canada, prima sconfitta nella storia contro il Venezuela, la certezza che Kakà non sarà schierabile: questa la difficile attualità della Seleçao, che oltretutto sarà di scena ad Asuncion contro il Paraguay capolista, squadra vera, offensiva e portata da Gerardo Martino ad un livello assoluto, per la quale la sfida contro i Campioni del Continente sa tanto di test definitivamente probante.

Decisamente più morbido l'esordio della Seleccion, tornata in patria dopo una turnèe statunitense che ha palesato lo stato di grazia dei baby-fenomeni Messi ed Aguero ma anche una tensione serpeggiante per l'avvicinarsi della rivincita col Brasile, vedi ruvidissimo confronto con gli Stati Uniti.

Al Monumental, contro un Ecuador al momento lontano dalle belle cose mostrate al Mondiale del 2006 ma rilanciato nelle ambizioni e nelle speranze dall'impresa dell'LDU di Quito in Libertadores, il Coco dovrebbe confermare la difesa a tre provata negli States, ma cambierà in attacco, dove il numero 10 sarà chiaramente sulle spalle di Riquelme, ancora debilitato da un virus gastrointestinale ma autore di 4 reti nelle due partite interne dell'Argentina in queste qualificazioni.

Ad aprire il week-end sarà invece Uruguay-Venezuela, ovvero l'occasione per la Celeste di rientrare in zona qualificazione e soprattutto di vendicare il "Centenariazo" del marzo 2004, quando la Vinotinto inflisse alla nazionale Charrua uno storico 0-3 interno.

Confronto questo che soprattutto in caso di pareggio avvantaggerebbe la Colombia, impegnata in Perù con l'obiettivo di consolidare il quarto posto e il sogno di sorpassare il Brasile, mentre è già spareggio fra Bolivia e Cile, chi perde si troverà di fronte una montagna da scalare.