Arriva il Clasico

La quinta giornata del girone unico sudamericano di qualificazione al Mondiale ha regalato più di una sorpresa. Dal tonfo sordo del Brasile contro il Paraguay all'incapacità dell'Argentina di battere l'Ecuador, il messaggio è univoco: le superpotenze stanno attraversando una preoccupante fase di appannamento e lo scontro diretto di Belo Horizonte promette di ufficializzare la crisi dell'eventuale sconfitta.

A Carlos Dunga potrebbe non bastare neppure un pareggio, visto il modo piuttosto aggressivo con cui la stampa brasiliana ha accolto la debacle di Asuncion. Sono stati sufficienti un paio di risultati negativi per trasformare il topolino in asino. Alla vigilia del Clasico sudamericano, il capitano del Mondiale 1994 ha esaurito il credito guadagnato 11 mesi fa alzando al cielo il massimo trofeo continentale: oggi come allora serve vincere e convincere, obiettivo complicato non solo dal valore assoluto dell'Albiceleste, ma anche e soprattutto dal desiderio della truppa di Basile di riscattare il misero punto racimolato nelle ultime due uscite.

Per quanto i riflettori siano catalizzati sulla sfida più affascinante del panorama latino, il programma della sesta giornata non si esaurisce qui: in Bolivia, contro i padroni di casa fanalino di coda del girone (un solo punto in cinque partite), la capolista Paraguay ha concrete possibilità di arricchire il proprio score. A Quito invece l'Ecuador conta di proseguire sulla strada imboccata a Buenos Aires e farà di tutto per superare l'ostacolo Colombia e rilanciare le proprie ambizioni mondiali.