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Riecco l'Europa: Milan e Inter favorite, rischiano Napoli e Lazio. La nuova Roma nelle mani di Lukaku e Dybala

Roberto Beccantini

Pubblicato 12/02/2024 alle 18:05 GMT+1

COPPE EUROPEE - I pronostici di Roberto Beccantini in vista delle 5 sfide delle italiane in Europa: Inter e Milan favorite, gli impegni di Napoli e Roma equilibrati, Lazio sfavorita col Bayern Monaco

Inzaghi: "2ª stella o finale di Champions? Obiettivo Inter è vincere tutte le partite"

Nascoste tra le maschere e i coriandoli di carnevale, riecco le Coppe. Eliminazione diretta, non più gironi. Traduzione: roulette russa, non più semplice roulette. Con l’Atalanta e la Fiorentina già agli ottavi - di Europa League e Conference, rispettivamente - sono cinque le italiane che scenderanno in campo. Di seguito, i miei pronostici.

Champions League, ottavi, 14 febbraio e 5 marzo: Lazio 40% Bayern 60%

Sulla carta, la sfida meno bilanciata. Ripeto: sulla carta. I tedeschi sono una portaerei; le aquile, un sommergibile. In Baviera c’è maretta: lo 0-3 di Leverkusen ha scatenato processi. "Quando serve, zero carattere", parole e musica di Thomas Muller, uno della vecchissima guardia. Maurizio Sarri ha ritrovato i gol di Ciro Immobile (il 200° a Cagliari, sabato scorso) e giocherà con la testa libera. Harry Kane è una sentenza, mentre Kim non assicura più le trincee d’autunno.
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Bayer Leverkusen da sogno: 3-0 al Bayern, è in fuga a +5

Champions, ottavi, 20 febbraio e 13 marzo: Inter 55% Atletico 45%

Il 4-2 dell’Olimpico ha ribadito la grandezza della squadra di Simone Inzaghi. Così forte da rovesciare persino l’inferiorità dei periodi grami. Se non segna Lautaro Martinez, ci pensa Marcus Thuram: in gramaglie per il tradimento di Romelu Lukaku, molti gli diedero della ruota di scorta. Punto e a capo. Titolare. E che titolare. Ala, centravanti. E Hakan Calhanoglu alla Pirlo. L’Atletico di Diego Simeone pedala lontano dal Real, k.o. in coppa con l’Athletic Bilbao e domenica a Siviglia, nella Liga. Allarma l’infortunio di Alvaro Morata (che salterà sicuramente il match d'andata). Il Cholo non è più esclusivamente filo spinato e sortite, ma Antoine Griezmann, il pugnale più affilato, ha bisogno di complici, di stimoli. L’Inter ha più frecce: guai a sprecarle.

Champions, ottavi, 21 febbraio e 12 marzo: Napoli 45% Barcellona 55%

Da Rudi Garcia a Walter Mazzarri, con Aurelio De Laurentiis che si sporge dal balcone un giorno sì e l’altro pure. Per tacere del mal d’Africa di Victor Osimhen. Il mercato invernale ha portato ingenti provviste, ma la bocciatura di Piotr Zielinski grida vendetta. Ci si aggrappa ai dribbling e al tuttocampismo di Khvicha Kvaratskhelia. Il nono posto e l’ottavo rovescio (0-1 Milan) sono zavorre pesanti. Il Barça ha un sacco di debiti e un tecnico, Xavi, che ha già annunciato la fuga a giugno. Per carità, Robert Lewandowski e Ilkay Gundogan non si discutono: e il talento di Lamine Yamal davvero non ha età (16 anni). E’ l’equilibrio che latita, come ribadito dal 3-3 interno con il Granada. Difendono, i catalani, sulla trequarti. Magari lo facessero anche al Maradona.
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De Laurentiis scatenato su Spalletti, Garcia e Giuntoli: la conferenza in 6'

Europa League, spareggi, 15 e 22 febbraio: Milan 55% Rennes 45%

Settimi, i francesi vengono dall’1-0 di Le Havre. Non proprio una cima Coppi, ma nemmeno una collinetta da prendere sotto gamba. Il Diavolo è retrocesso dalla Champions, pur avendo totalizzato gli stessi punti del Paris Saint Qatar di Kylian Mbappé, otto: al Parco finì 0-3; a San Siro, 2-1. L’asse Rafa Leao-Theo Hernandez ha liquidato i campioni. I crucci di Stefano Pioli, ora che la striscia positiva ha toccato quota nove, coinvolgono l’efficacia del bunker, non certo l’attacco, là dove sono germogliate le reti di Luka Jovic e Ruben Loftus-Cheek. Poi, è chiaro, i "momenti Federer" di Leao sono sempre graditi.
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Theo Hernandez esulta dopo il gol decisivo al Napoli

Credit Foto Getty Images

Europa League, spareggi, 15 e 22 febbraio: Feyenoord 45% Roma 55%

Quasi una "classica", non senza lo strascico di tenebrose violenze. Gli «eroi» della Conference di Tirana non ci sono più: né il generale, José Mourino, né il cecchino, Nicolò Zaniolo. I proprietari texani hanno imposto una brusca sterzata. Daniele De Rossi sta lavorando sulla personalità, su concetti meno legati alle dottrine antiche. La rimonta dell’Inter non ha lasciato solo macerie. Anzi. Preoccupa, se mai, lo smalto di Paulo Dybala e Lukaku. Perché sì, non siamo tutti uguali.
=== Per commentare o fare domande potete inviare una mail a roberto.beccantini@fastwebnet.it o visitare il blog di Roberto Beccantini http://www.beckisback.it. ===
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De Rossi: "Io qui al momento giusto? La Roma non si rifiuta"

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