Neymar regala al Brasile il primo oro olimpico: Germania ko ai rigori

Dopo tre argenti olimpici e innumerevoli onte da lavare nelle grandi competizioni per Nazionale il Brasile si prende la ribalta vincendo la sua prima medaglia d'oro olimpica nella storia. Come da copione cinematografico, è proprio Neymar a caricarsi un'intera nazione sulle spalle trascinandola alla vittoria: dopo aver portato in vantaggio la seleçao con punizione telecomandata, il fenomenale attaccante del Barcellona ha trasformato con "calma olimpica" - è proprio il caso di rimarcarlo - l'ultimo rigore della famigerata lotteria.

I tempi regolamentari in un Maracanà tinto a festa si erano chiusi sull'1-1 dato che il gioiello pennellato da Neymar era stato neutralizzato dal chirurgico diagonale di Max Meyer, innescato dal pendolino Toljan: risultato sacrosanto alla luce dei tre legni sverniciati dai ragazzi allenati dal monumento nazionale tedesco Hrubesch: dopo due tempi supplementari senza grossi sussulti (al netto di una spaccata fuori di poco di Brandt e di un'occasione colossale divorata dall'attaccante della Lazio Felipe Anderson) nella lotteria dei rigori è risultato decisivo l'errore dal dischetto dello scafato attaccante del Friburgo Nils Petersen, per uno scherzo del destino proprio uno dei fuoriquota.

La Nazionale verdeoro riscrive così la storia del futebol: è la prima Nazione ospitante a vincere la medaglia d'oro nel torneo olimpico di calcio dai tempi della Spagna ai Giochi del 1992 e grazie al trionfo di Neymar e compagni il Brasile raggiunge quota sei ori a Rio 2016, il miglior bilancio di sempre per la Nazione sudamericana (ad Atene 2004 si era fermata a cinque ori). I fantasmi del Maracanaço e del Mineiraço (1-7 subito proprio dai tedeschi nel Mondiale 2014) - ma anche quelli della rocambolesca finale di Londra 2012 persa contro il Messico di Oribe Peralta - per una sera fanno meno male: sarà grande festa per le strade di Rio de Janeiro, in attesa che anchela Nazionale maggiora sappia nuovamente regalare gioie irrefrenabili al popolo brasiliano.