Scommesse, Tonali pronto a parlare: sarà ascoltato nelle prossime ore, cosa dirà nell’interrogatorio

Sandro Tonali ha fretta di parlare: prima lo farà e prima riuscirà a tornare a fare ciò che più gli piace, ovvero giocare a calcio, dopo tutto il caos che si è creato intorno a lui a causa della vicenda di betting in cui è coinvolto. Il centrocampista del Newcastle dovrà spiegare soprattutto il contenuto di quelle chat che condivideva con altri colleghi e sulle quali non è stata fatta ancora chiarezza. Per questo nella giornata di lunedì gli avvocati di Tonali si sono recati a Torino per un colloquio con la pm Pedrotta, titolare di un’inchiesta che tocca solo marginalmente il calcio ma che effettivamente sta sollevando un vero e proprio polverone. Secondo il Corriere dello Sport "Sandro dirà probabilmente «sì, ho scommesso sul calcio», anche su Serie A e Champions. «Ma mai sul Milan», come stanno riferendo le persone vicine al centrocampista".

Visto che Tonali vuole offrire la sua piena e autentica collaborazione (a differenza di Zaniolo che ha negato di aver scommesso sul calcio), nelle prossime 48 ore il procuratore federale Chiné dovrebbe avere un videoincontro con l’ex Milan. "L’importanza delle audizioni dei pm ha a che fare con il sospetto che vi siano coinvolgimenti a più livelli. Insomma, prima di derubricare il tutto e lasciare campo libero alla procura federale, a Torino vogliono vederci chiaro", spiega il CorSpor.

La Gazzetta dello Sport aggiunge: "Le chat Smartphone e altri dispositivi elettronici verranno scandagliati minuziosamente alla ricerca di indirizzi, nomi e tutto ciò che può essere utile per risalire ai siti utilizzati e soprattutto a chi c’è dietro a questo giro di puntate illegali. In particolare si cercano le chat, che potrebbero fornire elementi utili all’indagine, di cui il calcio è solo una questione marginale. Il sospetto degli inquirenti infatti è che tutto ruoti intorno alla criminalità organizzata. Una brutta storia in cui è rimasto intrappolato anche Tonali, che come Fagioli ora vorrebbe uscirne in fretta".

Il calciatore che scommette sul pallone commette un reato solo per la giustizia sportiva (articolo 24 del codice, almeno 3 anni di stop più multa salata), se poi lo fa sulle partite del proprio club s’avvicina all’illecito (almeno 4 anni), così come chi sa e non denuncia rischia almeno 6 mesi di stop; mentre dal punto di vista penale vi è sanzione solo se le puntate avvengono su piattaforme illegali.