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Mancini: "Non siamo al top, ma essere in testa è importante"

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Aggiornato 24/10/2015 alle 23:31 GMT+2

Il tecnico dell'Inter accoglie senza troppi problemi il pareggio di Palermo: "Abbiamo fatto un buon secondo tempo, ma non una grande prima mezz'ora. Icardi deve stare tranquillo, perché anche se non segna sa rendersi utile. L'espulsione di Murillo? Non era fallo"

Roberto Mancini Inter 2015

Credit Foto LaPresse

Roberto Mancini (Inter): "Abbiamo avuto l’occasione per fare il 2-0 e sono molto contento del secondo tempo, meno della prima mezz’ora dove eravamo troppo lunghi e troppo larghi. Lasciavamo spazio al Palermo, che ci ha messo in difficoltà in ripartenza. Mandare fuori un quarto d’ora così è difficile, l’arbitro è stato bravo sulla prima simulazione ma lo era anche quella. Nelle prime partite eravamo solidi, come siamo adesso. Ora dobbiamo tornare a vincere. È difficile far giocare bene una squadra molto fisica come questa? Non lo so, credo che quando avremo recuperato tutti i giocatori sarà più facile trovare l’assetto giusto. Mi fa molto piacere il ritorno di Biabiany per il ragazzo che è. Quando si ha la fortuna di tornare in campo è la cosa più bella. È un bravissimo giocatore e spero che al più presto abbia i 90’ nelle gambe, così che io possa farlo giocare di più. Non credo che la nostra sia una squadra che può vincere 3 o 4 a zero molte partite, l’importante è recuperare giocatori di rapidità. Non siamo al top e non abbiamo trovato la soluzione ideale per la squadra, ma essere in testa è importante. Icardi? Può stare fuori come tutti, ma sta migliorando tanto. Come tutti gli attaccanti che non segnano, fatica. Però a volte un attaccante può anche non segnare e rendersi utile per la squadra, quindi lui deve stare tranquillo. Ero soddisfatto da Kondogbia e l'ho tolto soltanto perché eravamo in dieci. Volevo togliere anche Murillo, però...".
Jonathan Biabiany (Inter): “Per tornare a giocare c’è voluta molta pazienza. Ho lavorato molto durante l’estate, poi, in ogni allenamento lavoro sempre di più per farmi trovare pronto e poter dare una mano alla squadra. Credo che così è stato oggi e spero di poter dare sempre di più in questo campionato. Contro il Milan ho giocato 60 minuti tranquilli e contro il Palermo non ho avuto difficoltà. Un’ora nelle gambe ormai c’è. Io cerco di farmi trovare sempre pronto, ormai sono anche più tranquillo dopo l’emozione del ritorno che avevo nelle prime gare”.
Franco Vazquez (Palermo): “Eravamo in un momento difficile, poi abbiamo vinto a Bologna e anche oggi abbiamo fatto un’ottima partita contro una grande squadra. L’importante era no perdere. Soprattutto qua, con i nostri tifosi, dopo aver perso tre partite consecutivamente. Meritavamo qualche gol in più. Sono cambiato rispetto all’anno scorso? No, credo di giocare nella stessa maniera. Naturalmente, ci sono partite in cui fai bene e altre no. L’importante è dare tutto sul campo”.
Beppe Iachini (Palermo): “Stiamo crescendo molto sull’aspetto individuale con ragazzi che nella prima parte della stagione hanno avuto problemi fisici e ora hanno risolto. La squadra sta crescendo nelle due fasi, dobbiamo migliorare nell’ultimo passaggio dove non siamo sempre precisi. La crescita di Alberto Gilardino è la più importante. È arrivato senza preparazione, ma ha dato grandissima disponibilità nel lavoro e nel modo in cui l’ha portato avanti. Ha dimostrato di essere un campione, ha fatto quello che ci aspettavamo da lui. Maresca ce lo teniamo stretto e cerchiamo di sfruttarlo al massimo, adesso ha ritrovato una buona condizione ed è fondamentale per le geometrie a centrocampo”.
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