Spalletti: "Decisivi gli allenamenti nel miglioramento della Roma, non le mie parole"

La Roma vince la seconda partita consecutiva passando 2-0 al Mapei Stadium contro il Sassuolo. Ecco tutte le dichiarazioni a caldo dopo l’anticipo della 22esima giornata di Serie A.

Luciano Spalletti (Roma): “La vittoria alla fine è meritata, anche se sofferta. Abbiamo vinto e questa è la cosa fondamentale. Nel primo tempo siamo stati molto bravi nel possesso della palla e abbiamo interpretato bene le chiusure difensive e le coperture in mezzo al campo. Non siamo poi riusciti ad aumentare il vantaggio e abbiamo sofferto anche perché il Sassuolo è una grande squadra allenata da un grande come Di Francesco. Le mie parole della vigilia per spronare l'ambiente? No, la scorsa settimana è stata quella in cui ho potuto allenare di più i giocatori ho detto che tutti devono essere all'altezza, dai ragazzi, dai medici, ma non sono andato contro nessuno. Perotti può essere utile per rilanciare Dzeko? Per me non c'è un problema Dzeko perché è abituato a ricevere più palloni di quelli che sta ricevendo qui, quindi deve migliorare il resto della squadra. Dobbiamo sforzarci di capire come servirlo meglio e a quel punto ci darà grandi soddisfazioni".

Stephan El Shaarawy (Roma): “Ho avuto subito fiducia da parte del mister e di questo lo ringrazio. Oggi abbiamo fatto una grande partita, dobbiamo continuare così. È stato bravo Perotti nell’ultima occasione a darmi quella palla, lo ringrazio di cuore. Sapevamo che comunque era una gara difficile, contro un Sassuolo ricco di grandi individualità. Siamo stati bravi, l’abbiamo preparata bene. Continuiamo così, pensando di partita in partita”.

Eusebio Di Francesco (Sassuolo): “Berardi è il nostro rigorista, ne ha segnati tanti. Questa volta ha sbagliato, peccato. Abbiamo messo la Roma alle corde, avevamo prodotto tanto. Dovevamo essere più lucidi nell’ultimo passaggio, però meritavamo qualcosa di più per ciò che avevamo fatto vedere nel secondo tempo. Con Perotti prima punta, la Roma ci dava pochi punti di riferimento e noi ci allungavamo troppo. Nella ripresa ho cambiato qualcosa, chiedendo a Peluso di salire di più e permettendo ad Acerbi di andare più in pressione su Salah. Peccato perché potevamo fare meglio. Trotta? Non preferisco lui a Falcinelli, faccio giocare l’uno o l’altro a seconda dell’occasione. Per fare crescere i giovani bisogna farli crescere. Il nostro obiettivo è quello”.