Petagna è il giustiziere del Napoli: l'Atalanta vince per 1-0

Sei mesi dopo l'ultimo ko, cade l'imbattibilità del Napoli. Vince l'Atalanta, che fa leva su corsa, pressing e aggressività per mettere alle corde un avversario a tratti svagato e rifilargli la prima sconfitta stagionale tra campionato e Champions League. L'1-0 decisivo è firmato da Andrea Petagna, finalmente protagonista in A dopo tanta gavetta in B, al terzo gol nella massima serie e al secondo consecutivo, dopo il graffio lasciato contro il Crotone. Per un tempo i nerazzurri girano a mille nonostante una caratura tecnica evidentemente inferiore a quella dei partenopei: Berisha deve ergersi a protagonista, ma anche Gomez e compagni non scherzano, portandosi spesso e volentieri dalle parti di Reina e mancando più volte il raddoppio. Nella ripresa, invece, è assedio solo per modo di dire da parte del Napoli, che quasi mai spaventa un avversario raccolto negli ultimi 30 metri ma concentratissimo nella propria interpretazione difensiva. Male Milik, stretto nella morsa dei tre difensori di Gasperini, male un impreciso Hamsik, male Callejon, male il subentrato Mertens: difficile, in questo modo, pensare di uscire vivi da un campo così caldo. La classifica parla già chiaro: la Juventus è scappata a +4.

Insigne spaventa subito Berisha con una punizione a giro a lato di un nulla, ma al primo assalto è l'Atalanta a passare: cross di Gomez, Ghoulam è sfortunato nel rimpallo e Petagna ne approfitta, firmando da due passi il gol dell'1-0. La reazione del Napoli è confusa e contenuta dal pressing furioso dei nerazzurri, ma gli uomini di Sarri riescono comunque a creare più di un presupposto per pareggiare: Berisha è bravo sia su Callejon che sulla punizione di Ghoulam. A cavallo della mezz'ora, però, l'Atalanta va più volte a tanto così dal raddoppio: Reina dice di no al destro da fuori di Freuler, mentre solo la traversa sputa via la botta mancina di Dramé. L'ultimo brivido del tempo è opera di Milik: stupenda la girata al volo del polacco, ma stupendo è anche il riflesso di Berisha, che devia in angolo.

Dopo pochi minuti dall'inizio della ripresa Sarri inserisce Mertens, spostando Insigne sulla destra, ma cambia poco. Il Napoli prende totalmente il possesso del gioco, si porta dalle parti dell'area di Berisha ma oltre la trequarti non riesce ad andare: solo Hamsik, con un paio di botte imprecise da fuori area, spaventa l'ex portiere laziale. Nemmeno l'ingresso dell'ex Gabbiadini porta benefici a un attacco inghiottito dalla luccicante retroguardia di Gasperini. Anzi, nel finale è Grassi a fuggire in contropiede verso Reina, prima di calciare tra le braccia dello spagnolo. Masiello sfiora l'autorete nel recupero: rimane l'unica pseudo-chance costruita dagli azzurri in un'ultima mezz'ora di effimero forcing. Al triplice fischio di Rizzoli, all'Atleti Azzurri d'Italia è delirio.

Il Napoli perde alla prova del 9: era imbattuto da 9 partite di campionato (l'ultima sconfitta lo scorso 25 aprile contro la Roma). Mentre l'Atalanta riesce finalmente a tenere chiusa la propria porta dopo 9 gare in cui aveva costantemente incassato almeno un gol.

Gomez. Per un tempo intero è la valvola di sfogo dell'Atalanta, che da sinistra crea pericoli costanti. Compresa l'azione del gol, che nasce proprio da un cross del Papu. Le occasioni nerazzurre nascono tutte da lui.

Hysaj. Esce con le ossa rotte dal confronto con Gomez, che lo ubriaca più volte di finte: l'azione del gol è un esempio della differenza di verve tra i due. Molto impreciso anche quando si spinge in avanti per crossare.

Atalanta (3-5-2): Berisha; Caldara, Toloi, Masiello; Conti, Freuler, Gagliardini (73' Pesic), Dramé; Kurtic; Gomez (83' D'Alessandro), Petagna (68' Grassi). All. Gasperini

Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Maksimovic, Koulibaly, Ghoulam; Zielinski, Jorginho (72' Gabbiadini), Hamsik; Callejon (54' Mertens), Milik, Insigne (79' Giaccherini). All. Sarri

Arbitro: Nicola Rizzoli di Bologna

Gol: 8' Petagna

Note: ammoniti Conti (A), Gagliardini (A), Toloi (A), Koulibaly (N), Mertens (N)