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Alla Juventus basta lo 0-0 a Roma: il settimo Scudetto consecutivo è realtà

Stefano Silvestri

Aggiornato 13/05/2018 alle 23:09 GMT+2

In una gara dalle poche occasioni, i bianconeri si prendono il punticino della matematica e diventano campioni d'Italia con una giornata d'anticipo, proseguendo un ciclo aperto nel 2012. Espulso Nainggolan per due gialli in pochi minuti. Il Napoli vince a Genova, ma non basta.

Juventus players celebrate at the end of the Italian Serie A football match AS Roma vs Juventus at the Olympic stadium on May 13, 2018 in Rome. Juventus won a seventh straight Serie A title on Sunday after a goalless draw against ten-man Roma at the Stadi

Credit Foto Getty Images

Quattro giorni dopo la conquista della Coppa Italia, all'Olimpico è nuovamente festa bianconera: la Juventus è campione d'Italia per la settima volta consecutiva e per la trentaquattresima nella propria storia, non contando i due Scudetti revocati più di 10 anni fa. Contro una Roma già qualificata da 24 ore per la Champions League, alla banda Allegri basta e avanza uno 0-0 poco spettacolare, ma utile per chiudere anche matematicamente, e non solo virtualmente, ogni discorso. Il Napoli fa il suo e vince in casa della Sampdoria, ma a 90 minuti dal termine la capolista ha 4 punti di vantaggio sugli azzurri. In una parola: imprendibile. Poco da raccontare sul match, che complessivamente propone poco: qualche fiammata giallorossa nel primo tempo, un gran gol annullato a Dybala a inizio ripresa, quindi la sciocca espulsione con cui Nainggolan lascia in 10 i suoi a 20 minuti dal termine, scrivendo di fatto la parola “fine” alla contesa. Meglio dunque iniziare a soffermarsi sugli artefici del settimo sigillo, da Chiellini a Douglas Costa passando per Dybala, e sul proseguimento di un ciclo di successi apparentemente inarrestabile. Un ciclo iniziato nel 2012, quasi a sorpresa, proseguito di anno in anno e ancora apertissimo. I festeggiamenti, iniziati sul prato dell'Olimpico, proseguiranno fino a sabato, giorno dell'ultimo turno contro il già retrocesso Verona. L'occasione per omaggiare nel migliore dei modi i sette volte campioni d'Italia.

La cronaca della partita

Juve costretta a un cambio dell'ultimissima ora: problemi muscolari per Khedira, inizialmente dato in formazione, e maglia da titolare per Matuidi. Meglio la Roma, che nei primi 10 minuti sfiora il gol in due occasioni, sempre approfittando degli svarioni bianconeri in disimpegno: Dzeko calcia alto da ottima posizione, imitato poco dopo da Nainggolan. La sfuriata di Allegri fa effetto e la Juve si riorganizza: al quarto d'ora Alisson deve uscire precipitosamente per anticipare Dybala. Si va avanti tra equilibrio, un pizzico di paura e qualche tentativo a salve da fuori area: né Dybala, né Pellegrini (quest'ultimo per due volte) riescono a centrare i pali avversari. Chiude Kolarov, che da posizione defilata spara direttamente in porta su punizione: la palla smuove la parte esterna della rete, dando a metà Olimpico l'illusione del gol.
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Edin Dzeko (AS Rome) au duel avec Daniele Rugani (Juventus).

Credit Foto Getty Images

Dopo l'intervallo, la rete giallorossa si gonfia: al momento di battere Alisson con uno splendido sinistro di controbalzo, però, Dybala è davanti a tutti e dunque il gol viene giustamente annullato per fuorigioco. Szczesny chiude a valanga su Dzeko, ma rimarrà l'ultima chance del match creata dalla Roma. Perché, in pochissimi minuti, Nainggolan commette tre falli da ammonizione in fila, Tagliavento estrae il giallo in occasione degli ultimi due e il belga deve lasciare anzitempo il fallo. La squadra di Di Francesco si affloscia definitivamente, la Juve non si scuote nemmeno dopo il vantaggio del Napoli a Genova e la gara fila via liscia verso lo 0-0. Il punto che serviva ai bianconeri per scrivere ancora una volta la storia.

La statistica chiave

Ventiduesimo clean sheet, ovvero partita senza gol al passivo, per la Juventus in campionato, primato condiviso con gli stessi bianconeri (2013/14 e 2015/16) e con il Milan (1993/94). La squadra di Allegri potrebbe ottenere il record sabato, contro il Verona.

Il tweet

Il migliore in campo

Barzagli. Presenza difensiva totale. Sempre ben posizionato, chiude tutto e non molla un centimetro in marcatura. Prestazione da gigante.

Il peggiore in campo

Nainggolan. Ha voglia di lasciare il segno, forse anche troppa. Tanto che, a furia di commettere falli sugli avversari, Tagliavento estrae il giallo per due volte in pochi minuti, cacciandolo dal campo. Sciagurato.

Il tabellino

Roma (4-3-3): Alisson; Florenzi, Fazio, Juan Jesus, Kolarov; Pellegrini (73' Gonalons), De Rossi (82' Strootman), Nainggolan; Ünder (81' Schick), Dzeko, El Shaarawy. All. Di Francesco
Juventus (4-2-3-1): Szczesny; De Sciglio, Barzagli, Rugani, Alex Sandro; Pjanic, Matuidi; Bernardeschi (67' Douglas Costa), Dybala, Mandzukic (81' Bentancur); Higuain. All. Allegri
Arbitro: Paolo Tagliavento di Terni
Gol: -
Note: ammoniti Pjanic, Alex Sandro, Nainggolan; espulso al 68' Nainggolan
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