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Edicola: Milan, torna di moda Aubameyang per gennaio; Nicola al passo d'addio a Crotone

Alberto Coriele

Pubblicato 06/12/2017 alle 08:47 GMT+1

L'attaccante gabonese è ai ferri corti ormai da mesi con la dirigenza del Borussia Dortmund, contestualmente Kalinic potrebbe essere dirottato in Cina. Da Crotone arrivano invece conferme sull'addio di Davide Nicola alla panchina degli Squali. Dall'Inghilterra: Messi ha rifiutato un'offerta mostruosa del Manchester City per rinnovare con il Barcellona.

Pierre-Emerick Aubameyang

Credit Foto Imago

Milan, Aubameyang torna di moda

Sfogliando l'edizione odierna di Tuttosport, si legge di mercato e si legge di Milan: i rossoneri durante il mercato di gennaio potrebbero tornare alla carica per Pierre Emerick Aubameyang. L'attaccante gabonese è da settimane ormai ai minimi storici nei rapporti con la dirigenza del Borussia Dortmund e, come già d'altronde espresso anche in estate, accetterebbe di buon grado un trasferimento invernale a Milano. Aubameyang sicuramente potrebbe costare meno rispetto all'estate: contemporaneamente il Milan potrebbe valutare la possibilità di cedere Nikola Kalinic in Cina, dove ha estimatori. Il croato era già stato nell'inverno scorso molto vicino al Tianjin. Non è escluso che tale pista possa riaprirsi.
  • Secondo noi: è inevitabile che nel Milan prima di Montella ed ora di Gattuso esista un problema legato al gol, perlomeno in campionato. Kalinic ha segnato 4 gol senza grande continuità, Cutrone 2 nelle prime e giornate, mentre André Silva è ancora fermo a 0. Il colpaccio Aubameyang potrebbe senz'altro risolvere diversi di questi problemi e, se il sacrificato fosse Kalinic, parleremmo comunque di un upgrade per i rossoneri. Certo, se davvero dovesse riaprirsi la pista Aubameyang, prepariamoci ad un'altra telenovela dopo quella estiva, non andata a buon fine: non sarà una trattative semplice.

Davide Nicola ha deciso: addio al Crotone

Una notizia sorprendente che viene però confermata da più parti. Entra nei particolari La Gazzetta dello Sport, che racconta di una incomprensione con la dirigenza calabrese nell'intervallo di Crotone-Udinese. Nicola non ha apprezzato l'intervento del presidente Gianni Vrenna durante la pausa tra il primo ed il secondo tempo del match con i friulani e nella notte di lunedì ha preso la decisione di mollare. Tanto che nella serata di ieri non ha partecipato alla cena con la squadra e non ha incontrato lo stesso presidente, che lo aveva convocato in sede. Nicola è legato contrattualmente al Crotone fino al prossimo giugno.
  • Secondo noi: l'apporto tecnico ed umano che Davide Nicola era riuscito a portare a Crotone durante la stagione scorsa, culminata con una incredibile salvezza, è difficilmente pareggiabile in questo momento. Al di là delle inevitabili difficoltà che una squadra come quella calabrese può incontrare, attualmente il Crotone è a 12 punti (l'anno scorso ne fece 9 in tutto il girone d'andata), 2 lunghezze sopra la zona retrocessione. In cima alla lista per sostituire Nicola c'è il crotonese doc Massimo Drago, che ben conosce l'ambiente. Però, ci permettiamo, non sarà facile raccogliere il testimone del tecnico torinese.

Messi ha detto no al Manchester City per rinnovare con il Barcellona

Secondo quanto riporta il Daily Star (qui l'articolo), riprendendo una precedente indiscrezione degli spagnoli di Marca, Lionel Messi prima di firmare il rinnovo con i blaugrana avrebbe detto di no ad un'offerta economicamente clamorosa del Manchester City del suo mentore Pep Guardiola. I Citizens avrebbero offerto all'argentino 850mila sterline a settimana pur di convincerlo a lasciare il Barcellona. Ma lo stesso Messi ha declinato l'offerta, firmando il rinnovo a cifre comunque astronomiche fino al 2021 diventando il secondo giocatore più pagato al mondo dopo Neymar.
  • Secondo noi: in termini di cifre, dopo l'acquisto di Neymar da parte del Psg, ora vale tutto ed era inevitabile che il Manchester City di Guardiola si muovesse per Messi, in scadenza di contratto al termine della stagione in corso prima di firmare il prolungamento con i catalani. Ma il legame tra l'argentino ed appunto i "cules" è troppo radicato da togliere al cinque volte pallone d'oro la volontà di cambiare aria. Poi, chiaro, le cifre hanno fatto la loro parte sicuramente.
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