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I 4 motivi per cui il Napoli può credere nell’impresa contro la Juventus

Paolo Pegoraro

Aggiornato 21/04/2018 alle 18:02 GMT+2

Dopo il successo sull'Udinese, il Napoli ha accorciato a -4 dalla Juventus e con lo scontro diretto può davvero rimettere in discussione lo Scudetto. Serve però vincere all'Allianz Stadium, un fortino per i bianconeri. Abbiamo comunque trovato 4 motivi per credere nell'impresa: voi ci credete?

Mertens, Albiol - Napoli-Udinese - Serie A 2017/2018 - Getty Images

Credit Foto Getty Images

1) Dopo mercoledì il vento è cambiato

Dai 9 punti da recuperare sulla Juventus prima della classe ai 4, nel ristrettissimo spazio di un quarto d’ora: il film del turno infrasettimanale - un thrillerone alla Michael Mann - ha defibrillato improvvisamente un campionato che sembrava ormai segnato e l’inerzia psicologica, passateci il termine, è passata a favore di un Napoli entusiasta e motivato a mille dopo gli epiloghi di Napoli-Udinese e Crotone-Juventus. Eliminata dalla Champions (in quel modo) e beffata dal Crotone per una nuova - galeotta - rovesciata, la Juventus ha visto le sue certezze incrinarsi. Un motivo per crederci, no?

2) Entusiasmo e storia da riscrivere

Fame di vittorie, voglia di gettare il cuore oltre l’ostacolo per regalare una gioia indicibile al popolo partenopeo: sostenuto da circa duemila tifosi azzurri a seguito della riapertura del settore ospiti, Il Napoli proverà a convertire questo entusiasmo in sforzi da profondere in campo. C’è la voglia di firmare un’impresa senza precedenti, riportando all’ombra del Vesuvio uno Scudetto che manca da 28 anni. Si gioca per la storia, insomma, e il gruppo agli ordini di Maurizio Sarri smania di raccogliere i frutti di quanto seminato in questi anni. Gli applausi per il bel gioco non appagano più.

3) Finalmente la rosa si allunga

Dopo la scoppola incassata tra le mura amiche dalla Roma di Di Francesco, il Napoli ha accusato un contraccolpo non indifferente, vincendo a fatica contro Genoa e Udinese, impattando 0-0 a San Siro con Milan e Inter e riacciuffando all’ultimo il Sassuolo in quel di Reggio Emilia: dove stanno dunque le buone novelle? Che nel parziale ha mostrato carattere e voglia di restare aggrappati con le unghie e con i denti al sogno, ma soprattutto ha trovato nuova linfa in quelle seconde linee spesso ai margini della rosa di Sarri. Se Milik è il bomber del momento in casa Napoli, Diawara ha risolto la sfida con il Chievo, Tonelli ha sigillato la vittoria contro l’Udinese e il difensore-goleador Albiol ha tolto parecchie castagne dal fuoco.

4) Stella di Dybala offuscata

Il giocatore forse più rappresentativo della Juventus versa in un momento complicato, a tal punto che la sua presenza nell’undici titolare nella super sfida di domenica sera è in forte dubbio. Nella performance opaca della Vecchia Signora in quel di Crotone, Dybala non si è certo elevato dalla mediocrità risultando il peggiore in campo.
Paulo DYBALA, voto 5 - La sua immagine è in una palla persa a metà campo che dà il via al contropiede del Crotone su cui Marchisio deve spendere il fallo tattico. Siamo al 10’ del primo tempo circa, e Allegri da lì manda a scaldare subito Cuadrado. Troppo lontano dalla porta, Dybala si perde spesso nel traffico o va a sbattere sul muro crotonese. Serata decisamente no. [Le pagelle di Crotone-Juventus]
All’andata la “Joya” aveva servito a Higuain la palla del gol partita al San Paolo, a Torino probabilmente osserverà i compagni dalla panchina. Le alternative non mancano ad Allegri, ma non trovarsi il miglior cannoniere bianconero dall’altra parte del campo potrebbe tramutarsi in un sollievo non da poco per la banda Sarri.
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