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Le pagelle di Napoli-Juventus 0-1: Douglas Costa e Higuain, le armi in più della Juve

Simone Eterno

Aggiornato 01/12/2017 alle 23:39 GMT+1

I migliori in campo sono il brasiliano e l'argentino: il primo è uomo a tutto campo, il secondo punisce all'unica vera occasione della sua partita. Napoli poco brillante: il peggiore è l'evanescente Callejon.

Gonzalo Higuain - Napoli-Juventus 2017

Credit Foto Getty Images

===NAPOLI===
Pepe REINA 7 – Monumentale su Matuidi. Intervento che vale da solo il voto in pagella.
Elseid HYSAJ 6 – La Juventus a sinistra si presenta poco o nulla in fase offensiva. Si perde Matuidi sull’occasione da gol, ma Reina gli salva la sufficienza.
Raul ALBIOL 5,5 – Qualche sbavatura di troppo stasera, meno efficace del solito.
Kalidou KOULIBALY 6 – Alla fine, probabilmente, è il migliore dell’intera retroguardia, lottando bene nel corpo a corpo con Higuain e concedendo poco e nulla.
Mario RUI 5 – In ballottaggio fino all’ultimo, Sarri sceglie di andare con la soluzione più naturale ma alla fine non viene ripagato. Suo il buco sul gol di Higuain. E dal punto di vista offensivo non ottiene quanto sperato. Dal 77’ Christian MAGGIO – sv.
ALLAN 5,5 – Tampona in mezzo al campo quando c’è da tamponare. Il problema però è che stasera il Napoli avrebbe bisogno più che altro di trovare il varo. E dai suoi piedi non nasce mai nulla. Dal 67’ Piotr ZIELINSKI 6 – Entra e prova a cercare lo spazio che Allan non è mai riuscito a trovare. Un buon assist per Insigne nell’occasione più nitida del Napoli nella ripresa.
JORGINHO 5,5 – Vale un po’ il discorso fatto qui sopra. Napoli orizzontale e con poca velocità.
Marek HAMSIK 5 – Più che un record, quello di Maradona, per Hamsik inizia a prendere i contorni della maledizione: mai pericoloso, ma puntuale nei tentativi di inserimento. Poco spazio, partita difficile e sottotono.
Jose Maria CALLEJON 4,5 – Non ne vede davvero una, confermando di fatto quello che già si era detto alla viglia: dopo il grande avvio di stagione il calo è evidente. Ma il problema, per Sarri (e per il Napoli…), è che di sostituti credibili non ce ne sono…
Dries MERTENS 5 – Anche lui non pervenuto. Tenta qualche duetto tra le linee e prova a lasciare cadere in area in un paio di occasioni. Non esattamente gli highlights di una grande partita.
Lorenzo INSIGNE 5,5 – Vista la serata, prova a fare spesso tutto da solo. Ma la Juve lo attende lì dove i più attenti ormai sanno: rientro sul destro, tentativo di tiro a giro. I bianconeri han fatto i compiti. E Buffon non corre un singolo pericolo. Dal 77’ Adam OUNAS – sv.
All. Maurizio SARRI 5,5 – Un Napoli poco brillante dal punto di vista fisico e delle idee. E non è certo da oggi che si vede questa “novità”. I partenopei nelle scorse settimane – dalla Champions a Udine – avevano probabilmente raccolto quanto più di quello seminato. Ma al di là di questo, la costruzione a sinistra è diventata abbastanza prevedibile. Allegri infatti ha letto le mosse e il suo Napoli ha costruito poco e nulla. Tocca ritrovarsi. Ma soprattutto tocca anche un po’ rinnovarsi. (Note a margine: il voto si trasforma in 10, anzi, 10 e lode, quando a fine partita ai microfoni di Premium alla domanda sulle magliette gialle e grigio risponde: "Speravo di morire prima").
===JUVENTUS===
Gianluigi BUFFON 6 – Mai praticamente chiamato in causa in interventi difficoltosi se non su un colpo di testa di Insigne nel primo tempo.
Mattia DE SCIGLIO 6,5 – Un paio di distrazioni evidenti – su una Chiellini deve usare le maniere forti con Mertens e rischia in area – ma tutto sommato il resto della partita racconta di grande attenzione e dedizione sul pericolo insigne. Certo, Douglas Costa stasera gli dà una gran mano. Dall’84’ Andrea BARZAGLI – sv.
Medhi BENATIA 7 – Il migliore del reparto difensivo. E non è una novità nell’ultimissimo periodo. Non sbaglia un pallone che sia uno. Soprattutto di testa.
Giorgio CHIELLINI 6 – Altalenante. Tante, tantissime imprecisioni in fase di uscita. Ma anche tanti, tantissimi interventi importanti a livello difensivo. Certo è che dal centrale difensivo della Juventus ci si aspetta qualcosa di più anche dal punto di vista del primo dei precedenti discorsi. E dunque…
Kwadwo ASAMOAH 6,5 – Bene. A sinistra Callejon non passa una volta che sia una. Non avrà la spinta e i piedi di Alex Sandro, ma in questo momento a differenza del brasiliano ci mette fisico, testa e soprattutto cuore.
Sami KHEDIRA 6 – Ne ha viste e toccate poche, anche affetto da una condizione fisica che in questo particolare momento evidentemente non è delle più straripanti. Dal 67’ Claudio MARCHISIO 6,5 – Entra e dà una buona mano alla Juventus dal punto di vista difensivo. Prezioso.
Miralem PJANIC 6,5 – Pronti-via e parte con un erroraccio che quasi mette in porta Hamsik, ma poi si dimostra prezioso anche in una nottata dove c’è poco spazio per le geometrie e più per le coperture.
Blaise MATUIDI 7 – Un grandissimo lavoro di copertura nella zona sinistra del campo. Alla Juve questo benedetto uomo in più in campo serviva eccome. La riprova nella prestazione di Matuidi e nel risultato complessivo arrivato da Napoli.
Paulo DYBALA 7 – Quanto lavoro per aiutare i compagni. Al di là dell’assist perfetto nella palla coi tempi giusti per Higuain, l’argentino si sacrifica a tutto campo per dare una mano. Testa e cuore oltre che talento. E quando i fuoriclasse si sacrificano così, è sempre un buon segno.
DOUGLAS COSTA 8 – A proposito di gente che si sacrifica… Signori, Douglas Costa. Una partita clamorosa. Allegri lo piazza a destra e il brasiliano si fa tutto il campo dal 1’ al 79’, quando lascia il posto a Cuadrado. C’è lui nel break che porta il gol; c’è lui nelle chiusure difensive che danno una mano a De Sciglio e limitano Lorenzo Insigne. Uomo partita, senza dubbio. Dal 79’ Juan CUADRADO – sv.
Gonzalo HIGUAIN 8 – Fa quello che gli riesce meglio: trovare il gol sull’unica vera palla buona. Che è poi ciò che gli chiede la Juve. E quindi, come Costa, entra nella categoria: uomo partita.
All. Massimiliano ALLEGRI 7,5 – Che sia arrivata l’illuminazione buona? Il tecnico toscano si converte finalmente all’uomo in più in mezzo al campo, e con questa specie di 4-3-3 alla fine la Juventus si riscopre solida e cinica. Match preparato alla perfezione nella parte difensiva di destra – dove il Napoli costruisce – e risposta diretta, evidentemente, a quel premio consegnato proprio in settimana a Sarri come miglior tecnico della passata stagione. Questa sera, tatticamente, stravince Allegri. Vediamo se la Juventus, d’ora in poi, continuerà a giocare con questo livello d’attenzione.
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