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Da Icardi agli esuberi della Juve: 7 nodi da sciogliere in 7 giorni

Stefano Silvestri

Pubblicato 26/08/2019 alle 16:27 GMT+2

Il futuro del centravanti argentino, il possibile scambio con Dybala, e poi Llorente, Sanchez e Neymar: sono tante le questioni in sospeso quando alla conclusione del mercato manca solo una settimana. Ecco cosa potrà realizzarsi e cosa è destinato a finire in una bolla di sapone.

Paulo Dybala (Juventus) e Mauro Icardi ai tempi dell'Inter

Credit Foto Getty Images

Sette giorni alla fine del mercato, sette nodi da sciogliere. L'orologio non si ferma, il tempo continua a scorrere, i margini per concludere gli affari si restringono sempre più. Eppure, qualcosa di grosso succederà: è adesso, negli ultimi giorni se non nelle ultime ore, che molte operazioni di primo piano vanno in porto. I nodi da sciogliere prima del 2 settembre, del resto, non sono pochi. Dalla surreale situazione di Mauro Icardi al caso riguardante Paulo Dybala, dal Milan al Napoli, c'è spazio per analizzare più di una situazione scottante.

Icardi resterà davvero all’Inter ai margini della squadra?

Probabile, se non sicuro. Perché nulla, in questo senso, si sta muovendo nel verso contrario. L'Inter non ha intenzione di puntare su Icardi, il quale, a sua volta, non ha intenzione di muoversi da Milano. Situazione nota e confermata nelle ultime ore, se mai ce ne fosse bisogno, da Wanda Nara. Il no al Napoli e gli innumerevoli ostacoli sulla strada che porta alla Juventus fanno il resto. E così, in questo momento, lo scenario possibile per il centravanti argentino è uno solo: almeno sei mesi, se non un anno, da lussuoso fuori rosa. Amen.
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Mauro Icardi

Credit Foto Getty Images

Il rinforzo in attacco del Napoli sarà Llorente?

Tutto fa pensare che sarà così. Il primo obiettivo per il Napoli, nonostante le varie smentite di rito, ha sempre avuto un nome e un cognome: Mauro Icardi. Ma l'ex capitano dell'Inter, come detto, è una chimera che molto difficilmente diventerà realtà. E così De Laurentiis e Giuntoli, che hanno deciso di mettere a disposizione di Ancelotti un centravanti dalle caratteristiche diverse da quelle di Milik e Mertens, si sono tenuti in caldo l'opzione Llorente. Pronti, nelle prossime ore, a far firmare al basco un contratto biennale a due milioni e mezzo a stagione. La Fiorentina pare fuori gioco, il Manchester United non ha mai affondato il colpo. Il matrimonio, insomma, pare una formalità. E, essendo Llorente svincolato, potrà essere celebrato anche dopo il 2 settembre.
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Llorente al Tottenham

Credit Foto PA Sport

Il Milan rimarrà così com’è o riuscirà a mettere le mani su Correa?

Oggi Correa non si è allenato con l'Atletico Madrid. A causa di un attacco influenzale, è la motivazione ufficiale, ma in Spagna assicurano che l'operazione con il Milan potrebbe concludersi tra oggi e mercoledì. Le dichiarazioni di ieri del ds Massara, secondo non si tratta che di una "suggestione della stampa", vanno prese con le pinze: i rossoneri non hanno mollato l'argentino e proveranno fino in fondo a regalarlo a Giampaolo, bisognoso di un altro elemento offensivo per far compagnia a Piatek e Suso. Mentre, dal canto suo, l'Atletico spera di chiudere entro breve per Rodrigo (Valencia) prima di concedere finalmente il via libera a Correa.
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Correa - Atletico Madrid-Valencia - Liga 2018/2019 - Getty Images

Credit Foto Getty Images

Lo scambio Dybala-Icardi è fantacalcio o c’è il tempo per imbastirlo?

Fantacalcio, per una serie di motivazioni. Innanzitutto, i rapporti non esattamente idilliaci tra i due club e tra le due dirigenze, in particolare gli ex colleghi Fabio Paratici e Beppe Marotta. E poi la diversa valutazione dei cartellini dei due argentini: uno, Dybala, è sul mercato ma in caso di permanenza alla Juventus lotterebbe per conquistarsi un posto al sole; l'altro, Icardi, è stato pubblicamente svalutato dal comportamento dell'Inter, che fin dal primo giorno di ritiro non ha fatto mistero di non voler puntare su di lui. A completare il quadro è, come già ricordato in precedenza, la completa ritrosia di Icardi al pensiero di lasciare la sua reggia milanese. Cambierà tutto in una sola settimana?

La Juve si terrà tutti i giocatori in esubero o riuscirà a smaltirne qualcuno?

Deve forzatamente liberarsi di almeno un ingaggio pesante. I nomi sono i soliti: Mandzukic e Rugani in primis, ma anche lo stesso Dybala e, forse, Emre Can e Matuidi. Mentre Higuain e Khedira, considerati inizialmente partenti pressoché certi, hanno visto aumentare vertiginosamente le probabilità di permanenza a Torino. Le discussioni in piedi con la Roma (per Rugani, nemmeno convocato per Parma) e con il Barcellona (per Mandzukic ed Emre Can) potranno portare novità già nelle prossime ore, ma attenzione alle classiche sorprese degli ultimi giorni, sempre forieri di opportunità di mercato fin lì sconosciute.
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Daniele Rugani, David Neres e Dusan Tadic - Ajax-Juventus Champions League 2018-19

Credit Foto Getty Images

Biraghi e Sanchez saranno gli ultimi colpi dell’Inter o c’è tempo per fare altro?

Detto che Biraghi è più vicino rispetto a Sanchez, il cui addio al Manchester United potrebbe complicarsi dopo l'infortunio rimediato sabato da Martial, l'Inter potrebbe puntellare la rosa con almeno un altro elemento. Prima del 2 settembre o anche dopo, pescando nel listone degli svincolati. Oggi manca un vice Lukaku, ad esempio, e non a caso nelle ultime ore sono emersi profili di elementi senza squadra come Bony e Doumbia. Qualcosa potrebbe ancora cambiare in mezzo al campo, dove però numericamente l'Inter è sistemata e, dunque, dovrebbe cogliere la classica opportunità di mercato o affidarsi a uno scambio in extremis.
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Alexis Sanchez of Manchester United looks on during the Premier League match between Huddersfield Town and Manchester United at John Smith's Stadium on May 05, 2019 in Huddersfield, United Kingdom.

Credit Foto Getty Images

Quale sarà il destino di Neymar?

PSG, Barcellona o Real Madrid: da lì non si scappa. Con la Juventus impossibilitata, nonostante i tanti rumours provenienti da Spagna e Brasile, a effettuare un'altra operazione monstre in stile Cristiano Ronaldo. Nonostante la chiara e conclamata volontà di Neymar di lasciare la Francia, però, i parigini hanno sempre tenuto in mano il coltello dalla parte del manico, senza cedere di un millimetro alle avances delle due spagnole. E ora, a complicare il quadro arrivano i due infortuni rimediati da Cavani e Mbappé: il Matador tornerà tra tre settimane, il campione del mondo addirittura tra un mese. Senza attacco, la sensazione è che il PSG chiuderà definitivamente le porte a una cessione di Neymar, provando - diversamente dall'Inter con Icardi - a imbastire l'operazione riappacificazione.
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