Inter, Eriksen: "Quarantena? A un certo punto pensavo di farla sul divano di Lukaku o Young"
DaEurosport
Pubblicato 10/05/2020 alle 17:02 GMT+2
Il centrocampista danese dell'Inter racconta a La Gazzetta dello Sport come ha dovuto affrontare la pandemia di Covid-19: "Non sapevo dove andare e alla fine mi sono accomodato nelle strutture del club, insieme a cinque membri dello staff e a un cuoco che, come me, hanno preferito isolarsi così. Mi ha fermato anche la polizia: non parlo ancora bene italiano e non sapevo cosa di potesse fare o no".
Non è stata una quarantena semplice per Christian Eriksen (come del resto per tutti). Il centrocampista danese dell'Inter, approdato in nerazzurro lo scorso gennaio nel corso dell'ultimo mercato di riparazione, ha rivelato a La Gazzetta dello Sport alcuni particolari della sua vita nelle settimane di lockdown disposte dal governo a causa dell'emergenza Coronavirus.
Non sapevo dove andare e a un certo punto ho pensato di dormire per 14 giorni sul divano di Lukaku o Young. Loro però hanno una famiglia e allora ho dovuto fare diversamente. Così mi sono accomodato nelle strutture del club, insieme a cinque membri dello staff e a un cuoco che hanno deciso di fare come me
"La polizia mi ha fermato"
È stato imbarazzante, perché io non parlo ancora bene italiano e non sapevo cosa si potesse fare o no. Pensavo di potermi fare una passeggiata e invece niente. Non vedo l'ora di poter ricominciare a giocare
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