Le 5 verità che ci ha lasciato Milan-Napoli: Bonaventura fondamentale, il Napoli non è sereno
Pubblicato 24/11/2019 alle 10:39 GMT+1
I rossoneri mostrano qualche piccolo segnale di ripresa e ritrovano uno dei loro leader. Azzurri ancora scarichi e con i casi Mertens e Callejon da risolvere
1) Il Napoli non è ancora guarito e non è sereno
Anche a San Siro, una prova non del tutto convincente. Il Napoli viene fermato sul pari dal Milan, sale a quota a 20 punti e rischia di veder crescere il suo distacco dalla zona Champions al termine di questa giornata. Quello che preoccupa di più in casa partenopea, però è la reazione rabbiosa che non arriva mai. Il Napoli sembra una squadra senza forza, senza energia, incapace di prendere il comando della partita. La guarigione è lontana. Ancelotti troverò la medicina?
2) Milan, qualche progresso, ma la strada è lunga
Un buon approccio, una reazione dopo il gol subito e una ripresa ordinata e alla pari. Il Milan di Pioli trova solo un punto contro il Napoli, che non serve a migliorare una classifica ancora negativa, ma che aumenta la fiducia in una squadra che piano piano si sta ritrovando. L’ex tecnico della Fiorentina ha sistemato la fase difensiva, ha dato fiducia a Krunic (ancora tra i migliori) e ora deve lavorare a livello offensivo, visto che Piatek e Rebic continuano a deludere. Senza Suso, Calhanoglu e Bennacer, però, un pareggio contro una big del genere è assolutamente da valutare in modo positivo.
3) Bonaventura è sempre un giocatore fondamentale
412 giorni dopo l’ultima gioia in rossonero, riecco Giacomo Bonaventura. Il centrocampista offensivo del Milan ha sfruttato la sosta per ritrovare una condizione decente e, dopo un periodo lunghissimo, è tornato a incidere. Uomo fondamentale, sia per lo spogliatoio che per la capacità di gestire in campo certe situazioni. Recupero fondamentale per il Milan e per Pioli, che potrà sfruttarne la duttilità e le qualità.
4) Lozano ha talento, merita fiducia
Secondo gol in Serie A, sempre in trasferta, dopo quello realizzato alla Juventus. Hirving Lozano mette la firma a San Siro e conferma di avere le doti necessarie per rilanciare l’attacco del Napoli. Il messicano è efficace in fase di ripartenza e può tranquillamente giocare sia con Insigne che con Mertens. La speranza per i tifosi del Napoli è che sia lui l’uomo del futuro, il giocatore a cui aggrapparsi da ora in avanti.
5) Callejon e Mertens, situazioni penalizzanti per il Napoli
Irriconoscibili, lontani parenti dei leader che furono. Lo spagnolo confinato a destra, impreciso nelle conclusioni e spesso sacrificato in copertura. Il belga addirittura in panchina, subentrato senza troppi stimoli, assente nel finale all’attacco del Napoli. Callejon e Mertens, proprio loro, con i contratti ancora da rinnovare e una divergenza di idee con De Laurentiis e con la società che non sta giovando a nessuno. Male per loro, male per il Napoli e per i tifosi.
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