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Lecce-Milan 1-4: rossoneri ok anche senza Ibrahimovic. Pioli non molla

Simone Pace

Pubblicato 23/06/2020 alle 12:52 GMT+2

Il rotondo 4-1 di Lecce ha restituito una squadra concentrata, che ha affrontato la sfida con la giusta mentalità. Serve continuità prima di dare giudizi, ma la sensazione è che nello spogliatoio rossonero non si respiri affatto il clima da liberi tutti. Il tecnico sta dimostrando di avere la squadra in mano: i giocatori lo seguono e l'assenza dello svedese per una volta non si è fatta sentire.

Ante Rebic, Hakan Calhanoglu e Matteo Gabbia - Lecce-Milan Serie A 2019-20

Credit Foto Getty Images

Partiamo da un dato statistico incoraggiante: il Milan non segnava 4 gol in trasferta in campionato da quasi due anni, per la precisione dal 30 settembre 2018 (4-1 sul Sassuolo al Mapei Stadium, allenatore Gattuso). Il poker di Lecce non può quindi che fare bene a Romagnoli e compagni: è un'iniezione di entusiasmo in vista di una missione difficile ma non impossibile, la conquista di un posto in Europa. Ma al di là del punteggio (tra l'altro meritato per quanto visto al Via del Mare) sono altre le indicazioni che fanno sorridere Stefano Pioli: la testa è quella giusta, il clima da liberi tutti non c'è e anche senza Ibrahimovic esiste una squadra.

No Ibra, sì party

L'arrivo di Zlatan Ibrahimovic a gennaio ha senza dubbio dato benefici a una squadra che, nei primi 4 mesi della stagione, aveva evidenziato grossi limiti di personalità. La sua sola presenza nello spogliatoio (e, va detto, il cambio di modulo deciso da Pioli) avevano dato quella spinta che serviva al Milan per tirarsi fuori dalle sabbie mobili di una stagione anonima. Ebbene, da Lecce arriva una notizia: esiste una squadra vera anche senza Ibra. L'assenza del fuoriclasse svedese, per una volta, è stata gestita nel migliore dei modi: in campo si sono visti 11 giocatori determinati, concentrati e vogliosi di portare a casa i 3 punti. Serviranno test più probanti (domenica prossima a San Siro arriva la Roma), ma al Via del Mare Stefano Pioli ha lanciato un messaggio chiaro alla società: ha in pugno la squadra e i giocatori lo seguono.

Dal Lecce a Lecce, il girone di Pioli

Il tecnico aveva iniziato la sua avventura al Milan proprio contro il Lecce, un girone fa. Era il 20 ottobre e fino a inizio ripresa il copione della partita aveva ricalcato in maniera esatta quanto avvenuto lunedì: ottima prova per quasi un'ora, il blackout, la reazione e il 2-2 beffa firmato da Calderoni al 92'. Esattamente un girone dopo, complice anche la condizione fisica non certo al top dei salentini di Liverani, i rossoneri non si sono scomposti dopo avere subito il pari. Anzi, hanno piazzato un uno-due che ha sancito la fine della partita con mezz'ora di anticipo. Da qui a dire se possa essere considerato un segnale di svolta ce ne corre, anche perché il calendario da qui a breve è molto complicato e l'infortunio di Kjaer (uno dei migliori fino a quando è rimasto in campo) rischia di essere pesante: ma il Milan non ha staccato la spina.

I marcatori del Milan nell'era Pioli

GiocatoreGol
Ante Rebic8
Theo Hernandez5
Zlatan Ibrahimovic4
Giacomo Bonaventura4
Hakan Calhanoglu4
Krzysztof Piatek3
Samu Castillejo2
Rafael Leao2
Suso1
(statistiche relative a Serie A e Coppa Italia)
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Zlatan Ibrahimovic insieme a Franck Kessie, Milan, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Il calendario del Milan: i prossimi 5 impegni

Data e oraPartita
28 giugno 2020, ore 17.30Milan-Roma
1 luglio 2020, ore 21.45SPAL-Milan
4 luglio 2020, ore 21.45Lazio-Milan
7 luglio 2020, ore 21.45Milan-Juventus
12 luglio 2020, ore 21.45Napoli-Milan

Castillejo e Bonaventura: le note più liete

Vittoria a parte, sono diverse le note liete che Pioli si può godere in vista di questo strano finale di stagione, a partire da un Ante Rebic che ha ripreso a segnare e che si è fatto subito perdonare l'assurda espulsione rimediata nella semifinale di ritorno di Coppa Italia contro la Juventus allo Stadium. Samu Castillejo, ad esempio, nonostante i suoi limiti ha dimostrato di essere una pedina molto importante da quando il 54enne allenatore parmigiano ha iniziato a lavorare a Milanello: ispirato in fase offensiva, lo spagnolo ex Villarreal ha dato un contributo prezioso anche nei ripiegamenti correndo dall'inizio alla fine. E poi c'è il caso di Giacomo Bonaventura, che merita di essere sottolineato: in scadenza di contratto (e molto probabilmente destinato a lasciare il Milan a fine campionato) ha dimostrato ancora una volta la sua grande professionalità giocando una partita maiuscola e segnando, particolare non da poco, il gol più pesante. Davvero da applausi.
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Giacomo Bonaventura esulta dopo il gol - Lecce-Milan Serie A 2019-20

Credit Foto Getty Images

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