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Longo: "Il Torino ha preso coscienza che è entrato nella bagarre per non retrocedere"

Luca Stamerra

Pubblicato 16/02/2020 alle 18:35 GMT+1

Il tecnico dei granata sa qual è il reale obiettivo della sua squadra: il Torino deve pensare a salvarsi e ad allontanarsi dalla zona retrocessione.

Moreno Longo - Torino-Sampdoria - Serie A 2019/2020 - Getty Images

Credit Foto Getty Images

Moreno Longo prende consapevolezza che Torino è entrato nella corsa per non retrocedere. Il tecnico dei granata non si nasconde dietro ad un dito e già contro il Milan vuole conquistare punti per tirarsi via da questa bagarre. Ibrahimovic? Giocatore che ha rivoluzionato il modo di giocare dei rossoneri, ma non sono previste marcature particolari su di lui.
Non c'è una trappola particolare, giocheremo contro una squadra in salute che ha raccolto meno di quanto proposto. Siamo consapevoli di affrontare un Milan diverso, ha superato i problemi che avevano inizialmente grazie al lavoro di Pioli e all'arrivo di Ibrahimovic

Come sta il Torino?

Deve cambiare l'intensità degli allenamenti. Dati alla mano, la squadra denotava un calo evidente nei secondi tempi. Stiamo cercando di innalzare l'intensità per tutti i 90 minuti, ma dobbiamo farlo gradualmente, un carico diverso potrebbe portare a infortuni. Alterneremo grande intensità a giorni con il giusto recupero per i calciatori. Verdi? Ha l'influenza, non si è allenato nemmeno oggi, ma è convocato e lo valuteremo. Abbiamo qualche idea di come sostituirlo, abbiamo un paio di alternative

A quattro in difesa?

È una cosa alla quale ci stiamo pensando, in questo momento è una variabile. Non è l'aspetto primario. Anche con questo assetto la squadra aveva dato buone risposte, ma è una soluzione. È una possibilità che in futuro potremo applicare

Classifica complicata: c'è una presa di coscienza all'interno dello spogliatoio?

Mi fa piacere la domanda, sottolineo un concetto. Abbiamo già fatto questa presa di coscienza prima dei risultati di ieri. Io sono giovane, ma non sono rimbambito. Non vi aspettate che io pensi che il percorso non sia fatto di battaglie ovunque per portare via il punto. La classifica dice che fino al Sassuolo siamo tutti dentro, questa presa di coscienza ci deve far capire che la bagarre è iniziata e noi dobbiamo rispondere presente

È quello psicologico l'aspetto più importante da risolvere?

Concordo, è sottile il filo tra condizione atletica e l’aspetto psicologico. La testa influisce, è un aspetto preponderante. Ho ereditato la squadra in un periodo in cui erano mancate le prestazioni, stiamo lavorando bene, questa squadra deve ritrovare autostima e coraggio, fare le cose da squadra. È questa l'unica cosa che ci può riportare sulla strada giusta. Bisogna fare quel qualcosa in più e capire che c'è sempre un compagno pronto a metterci una pezza

Come sta Belotti?

Sta bene, è normale che sia difficile esprimersi ai massimi livelli in situazioni come la nostra. È nel giro della Nazionale, è tra i primissimi in ambito europeo e non possiamo metterlo in discussione. Mi piace utilizzarlo più vicino alla porta, che faccia movimenti verso la porta, non deve correre meno, ma correre meglio

Ha pensato a marcature speciali per Ibra?

Sarebbe limitante pensare che sia con lui che bisogna prendere precauzioni. Spesso attrae su di lui un paio di difensori, noi abbiamo prestato attenzione anche a questo particolare
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