Malagò e la riapertura degli stadi: "Interesse di tutti sennò salta il banco"
Aggiornato 27/08/2020 alle 14:33 GMT+2
Il presidente del Coni ha parlato della questione della riapertura degli impianti sportivi, pur con la questione aperta dei contagi da Coronavirus: "Senza entrare nelle percentuali, chi al 5, chi al 10, chi al 30%, rispettando regole e protocolli, è chiaro che tutti hanno interesse".
Inutile girarci attorno: lo sport ha bisogno del pubblico e serve fare qualcosa per poter riaprire gli impianti, non solo gli stadi di calcio. E' un discorso ampio e complicato, ci sono al vaglio ipotesi e sistemi per far entrare le persone nelle arene, come l'utilizzo della visiera, ma il punto è: riportare gli spettatori agli eventi sportivi.
Rispettando regole e protocolli, è chiaro che tutti hanno interesse. Altrimenti salta il banco
Lo sa bene il presidente Coni Giovanni Malagò che, a margine della presentazione del Gp di Formula 1 in programma a porte chiuse nel fine settimana del 6 settembre a Monza, ha detto chiaramente: "E' inutile fare gli ipocriti o quelli che non conoscono la materia, è normale che tutti i governatori delle Regioni abbiano formidabili pressioni da parte dei soggetti che devono organizzare eventi sportivi, in particolare quelli che ruotano attorno ai campionati di una certa importanza. Senza entrare nelle percentuali, chi al 5%, chi al 10%, chi al 30%, rispettando regole e protocolli, è chiaro che tutti hanno interesse. Altrimenti salta il banco, perché viene meno non solo lo spirito della competizione ma anche il minimo che consente a queste società di avere introiti su cui fare affidamento".
Malagò non ha fatto accenno a date o numeri o particolari via libera, però da capo dello sport italiano è consapevole che l'argomento va affrontato prima possibile.
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