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Zlatan Ibrahimovic e il presunto ritorno al Milan: perché sì, perché no

Davide Bighiani

Pubblicato 08/11/2019 alle 08:58 GMT+1

La notizia che sa di "bomba" lanciata ieri dal Commissioner MLS Don Garber("Ibrahimovic sta per tornare al Milan") ha movimentato un tranquillo giovedì sera. Giusto crederci oppure no?

Zlatan Ibrahimovic - Milan 2011

Credit Foto LaPresse

Zlatan sta per tornare al Milan; nel nostro campionato ha battuto quasi tutti i record in appena due anni e mi piacerebbe vederlo ancora qui. Ma dipende dai Galaxy, io sono stato felice di averlo
Boom! E via alle illazioni da questa parte dell'Oceano. Tutto vero o solo le classiche boutade di mercato? Avrebbe senso riprendere Ibrahimovic al Milan? Scopriamolo insieme.

Perché sì

Perché a dare la notizia non è uno qualunque, ma il Commissioner della MLS: è vero, le parole vanno sempre interpretate e le sue "is now being recruited by AC Milan" si prestano a tante declinazioni. "Sta per essere assunto da" oppure "è stato cercato da"? Il tifoso milanista va oltre: la cosa importante è che le parole Ibrahimovic e Milan siano state pronunciate all'interno della stessa frase e questo - credeteci - basta e avanza in tempi bui come quelli attuali. "Sogno" è la parola giusta per gli affezionati del Diavolo che nelle ultime stagioni non sanno chi mettere sul piedistallo o più semplicemente un giocatore che giustifichi l'acquisto di una maglietta con il suo nome dietro le spalle: da tanto infatti manca un vero leader all'interno dello spogliatoio, uno che trascini il gruppo, uno che alzi la voce quando le cose non vanno. Uno alla Zlatan insomma. "Perché sì" anche perché in questo momento uno come Ibrahimovic al Milan sarebbe un titolare, anche a 38 anni, e questo lo sanno anche Maldini e Boban. "Ibra al Milan" è un lampo che illumina la lunga notte rossonera, anche se per il momento è solo un sogno.

Perché no

Qui le motivazioni sono molteplici, a cominciare dalla mancanza di volontà da parte del Milan di andare su un giocatore con le caratteristiche di Ibrahimovic: un giocatore di 38 anni che sicuramente ha già dato il meglio di sé ed è completamente in contrasto con quelle che sono state finora le indicazioni date dalla società, disposta a investire - e nemmeno troppi soldi - solo su profili giovani e possibilmente futuribili (anche per la rivendita a prezzo maggiorato, traduci plusvalenza). Il secondo problema sarebbe l'ingaggio del giocatore: quando si parlava di Bologna a gennaio le cifre si aggiravano sugli 8 milioni di euro per un contratto di un anno e mezzo. Troppo per il Bologna, troppo anche per il Milan di oggi. Terzo motivo, il più importante: al momento il Milan smentisce (fonte Corriere della Sera) ogni contatto recente con lo svedese. Stop.
Quindi, milanisti, sognate ma tenete i piedi per terra. Perché illudersi fa ancora più male.
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