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Genoa-Inter 0-2, Conte: "Eriksen? Fastidioso parlare sempre di lui"

Simone Pace

Aggiornato 25/10/2020 alle 10:38 GMT+1

L'allenatore dell'Inter esalta la prova della squadra dopo il 2-0 sul Genoa a Marassi, ma sul danese sbotta: "Vi fossilizzate troppo su di lui, noi proviamo ad aiutarlo a crescere dal punto di vista dell'intensità".

Christian Eriksen

Credit Foto Getty Images

"Abbiamo comandato la partita fin dall'inizio. A volte la sblocchi prima, a volte la sblocchi più tardi. Anche contro il Borussia è stata un'ottima partita, avevamo preso solo due tiri in porta". Antonio Conte commenta così, ai microfoni di Sky Sport, il successo per 2-0 dell'Inter sul Genoa maturato grazie alle reti di Lukaku e D'Ambrosio nella ripresa. Un successo che consente ai nerazzurri di riscattarsi dopo il ko nel derby e il 2-2 casalingo in Champions League contro il Borussia Monchengladbach.
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Sui gol subiti in questo avvio di stagione

"Il problema è quando concedi tanto, ma se prendi gol su uno o due tiri significa che l'equilibrio c'è e magari ci sono errori. Non è che siamo dei matti e andiamo tutti all'attacco. Voi parlate di numeri, io faccio un'analisi fredda e precisa".

Su Lukaku

"Romelu oggi è un giocatore diverso rispetto a un anno fa. È cresciuto. Ho sempre parlato di diamante grezzo, lo volevo già in esperienze precedenti. Ora tiene più palla, è più qualitativo, anche nell'ultimo passaggio. E poi segna sempre, che è importante per un attaccante".

La prova di Eriksen

"Vi state fossilizzando troppo su Eriksen, dalla scorsa stagione. Lui fa parte della rosa: se merita, gioca; se non merita, non gioca. Mi dà fastidio che sistematicamente debba parlare di Eriksen e magari non di altri che sono rimasti in panchina o hanno giocato dieci minuti. Se è un problema? Ma quale problema? È con noi, i problemi possono esserci per gli avversari. A volte si esprime meglio, altre no. Noi proviamo ad aiutarlo a crescere dal punto di vista dell'intensità. E lui ci sta mettendo tutto se stesso. Ma non si può passare da partita discreta a bocciatura: non credo sia giusto per lui, per me e per l'Inter".
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