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Juventus-Napoli, Paratici: "Ecco perché gioca Buffon. Allegri? Pensiamo al campo"

Matteo Zorzoli

Aggiornato 07/04/2021 alle 18:44 GMT+2

SERIE A - Il d.s. bianconero a pochi minuti dal fischio d'inizio di Juve-Napoli: "Noi fuori dalla Champions? Non ci pensiamo, è una non ipotesi"

Fabio Paratici

Credit Foto Getty Images

Juve-Napoli, un match delicatissimo in chiave Champions sia per i bianconeri che per gli uomini di Gattuso, appaiati al quarto posto a 56 punti. Lo sa bene Fabio Paratici, il ds della Juventus, che si è presentato davanti alle telecamere esordendo con la spiegazione della staffetta Buffon-Szczesny:
"Avrebbe dovuto giocare Buffon già contro il Torino, perché Szczesny veniva da tante partite. La squalifica l’ha impedito, poi ieri dopo la conferenza il mister ha parlato con Szczesny e di comune accordo hanno deciso di dargli un turno di riposo facendo giocare Buffon".

Sulla partita

"Mancano dieci partite quindi sono tutte e dieci molto importanti. Vale come le altre dieci, ma a fine campionato le partite hanno maggiore peso".

Sul futuro di Pirlo

"Pressioni? Da undici anni siamo a questo livello e pressioni ne riceviamo ogni giorno. La stessa cosa vale per Andrea, che aveva prima responsabilità da giocatore e le ha sempre gestite con personalità. Nessun problema".

Sulla possibilità di non centrare il 4° posto

"Noi pensiamo positivo, a fare il nostro campionato cercando di portare a casa i 3 punti. Non ci pensiamo, è una non ipotesi".

Sulle critiche alla rosa della Juve

"Il primo anno di Delneri avevamo Barzagli, Bonucci e Chiellini e tutti ci dicevano di comprare difensori. Noi andavamo in giro per il mondo e pensavamo che in pochi erano superiori a loro. E così è stato, abbiamo avuto ragione. Penso che i giocatori che abbiamo sono bravi, competitivi: Rabiot è titolare in Francia, Arthur ha vinto la Copa America col Brasile, Bentancur ha fatto 100 partite con la Juventus e McKennie è stato la rivelazione. Sono stagioni strane, difficili, con tantissime componenti. Dobbiamo metterci tutti in discussione, fare analisi corrette e lucide".

Sull'Inter

"Cosa ha avuto l'Inter più di noi? Sono partiti con lo stesso tecnico e un'idea di gioco già radicata. Sappiamo come lavora Conte, è un martello. La sua forza è nell'identità di gioco e questo è un vantaggio molto grande. Noi siamo l'unica big ad aver cambiato tecnico".

Sul possibile ritorno di Allegri

"Pensiamo a lavorare e al campo. Nessun ragionamento che va al di là delle partite e una fase tecnica. Il resto lascia il tempo che trova".
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