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De Siervo, ad della Serie A: "Un campionato a 18 squadre sarebbe sanguinoso. Mbappé? Così non va bene"

Francesco Friggi

Pubblicato 23/05/2022 alle 18:15 GMT+2

SERIE A - Dopo un campionato esaltante, ha parlato a 'La Politica nel Pallone' su Rai Gr Parlamento Luigi De Siervo che punta già gli obiettivi per la prossima stagione: "Verrà riproposto il calendario asimmetrico, è uno strumento che consente maggiore elasticità nella riproposizione del calendario".

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Nemmeno il tempo di razionalizzare la fine del campionato, con il Milan vincente e tanti verdetti emessi nell'ultima giornata, che è già tempo di guardare alla prossima stagione. Una Serie A 2022/23 parecchio diversa rispetto al solito a causa della presenza del Mondiale in Qatar che si giocherà a cavallo tra novembre e dicembre. Sui molteplici temi è intervenuto Luigi De Siervo, amministratore delegato del nostro campionato, che ha parlato a 'La Politica nel Pallone' su Rai Gr Parlamento. Le parole di De Siervo:
"La Supercoppa Italiana (Milan, vincitrice dello Scudetto, e Inter, vincitrice della Coppa Italia) si disputerà in Arabia Saudita. È un contratto che abbiamo ereditato e questo è l'ultimo anno. La sfida si giocherà a gennaio: ancora una volta il nostro prodotto sarà esportato. Per il futuro resta l'ipotesi della partita secca, ma l'assemblea sta valutando anche l'ipotesi spagnola, per una Supercoppa con le prime due squadre di ogni competizione, dunque semifinali e finali. Stiamo valutando il periodo a cavallo delle vacanze invernali".

IL CALENDARIO ASIMMETRICO

"Verrà riproposto, è uno strumento che consente maggiore elasticità nella riproposizione del calendario, tanto più sarà necessario l'anno prossimo dove ci sarà un Mondiale invernale e quindi saranno compresse le sfide delle coppe europee. Ci permette di inserire partite interessanti in ogni weekend".

IL CASO MBAPPÉ

"Complimenti al Milan, il successo nasce dalla capacità di tenere i conti in ordine e gestire una piazza dandosi delle regole normali. Quello che non va bene è quello che è successo a Parigi con Mbappé. Se nel calcio continueranno a esserci proprietà che hanno capacità di spesa illimitate disposte a fare follie, questo diventa un calcio insostenibile guidato solo dalla logica di chi ha più soldi da spendere. Il modello sano è quello che il Milan ha saputo costruire con i suoi manager, una crescita e investimenti ragionati. Nel calcio stanno finalmente entrando manager solidi e strutturati".
Quello che non va bene è quello che è successo a Parigi con Mbappé.

IL PROBLEMA PIRATERIA

"Dobbiamo fare tutti la nostra parte. Quando sentiamo persone che parlano del pezzotto e di modi illegali di vedere le partite, bisogna chiedere loro di smettere. La pirateria sottrae al calcio italiano oltre 300 milioni l'anno, risorse che verrebbero riservate sui nostri club. Deve finire questo triste primato degli italiani che sono sempre più furbi degli altri: in realtà siamo un paese di scrocconi, una cosa inaccettabile dal punto di vista civile.
Il campionato a 18 squadre sarebbe un terremoto. Io dico solo che le riforme si fanno insieme. Noi non siamo contrari, lo stiamo dimostrando con i fatti, ma la scelta di passare da 20 squadre a 18 sarebbe sanguinosa. Non è un tabù, ne stiamo parlando comunque, ma bisogna essere attenti perché significherebbe avere 76 partite in meno, oltre il 20% del prodotto e oggi non siamo in grado di ridurre i nostri ricavi perché la struttura dei costi delle società è rigida".
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