Inter-Roma, la confessione di Marotta: "Mi opposi a Mourinho? No, scelsi Conte per l'Inter e basta"
Pubblicato 23/04/2022 alle 18:15 GMT+2
SERIE A - Il direttore generale dei nerazzurri è tornato su quell'episodio del 2019, quando - per la panchina dell'Inter - erano in corsa Conte e Mourinho, di ritorno dopo l'esperienza tra il 2008 e il 2010. Marotta ha chiarito che, in quel frangente, non ci fu nessun veto sullo Special One, ma che i piani della società erano quelli di assumere Conte per far partire un nuovo ciclo.
Contro la Roma l'ultimo big match della stagione (Segui la diretta)? L'Inter vuole piazzare il sorpasso al Milan prima del recupero contro il Bologna e serve battere l'agguerrita squadra dell'ex Mourinho. C'è pressione dice Marotta, ma quella che ti deve portare a conseguire gli obiettivi. Poi il dg dell'Inter racconta un aneddoto proprio su Mourinho. O meglio, ha chiarito cosa è successo nel 2019 quando anche l'allenatore portoghese era stato inserito nella lista dei papabili per allenare l'Inter, ma alla fine arrivò Conte.
C'è pressione in questo momento?
La pressione non so se catalogarla come positiva o negativa, se non c'è tensione c'è rilassamento e non si raggiungono gli obiettivi. Ci sono 18 punti a disposizione e non è poco, dobbiamo ottenere sei vittorie con avversari agguerriti e dobbiamo lottare con avversari vicinissimi. Non è solo un esame quello di oggi, ma confermare di essere tornati ad avere l'abitudine alla vittoria. Poi c'è la Coppa Italia che ci teniamo e dobbiamo essere bravi a gestire questa situazione
Il mercato ha fatto la differenza?
È una rosa forte cresciuta nel tempo. Quasi tutti vengono da un percorso sempre in crescita con la maglia dell'Inter. Abbiamo acquisito una mentalità vincente e il fatto di lottare per dei traguardi importanti non deve essere sintomo di paura, ma di orgoglio
Si oppose lei al ritorno di Mou nel 2019 per Conte?
Non è così. Quando abbiamo scelto Conte lo abbiamo scelto e basta. Mourinho era accasato, siamo andati dritti su Conte perché ritenevamo che fosse l'allenatore giusto. Non sminuisco il valore di Mourinho, è giusto che i tifosi lo ricordino con piacere, ma parliamo di due ottimi professionisti
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