Lotito si presenta al Consiglio federale, Gravina lo allontana: "Sei inibito, non puoi stare qui"
Aggiornato 30/09/2021 alle 16:04 GMT+2
SERIE A - Il caso è scoppiato in occasione dell'ultima seduta del Consiglio della FIGC. Arrivato nella sede della Federcalcio, il presidente della Lazio è stato stoppato dal presidente federale Gabriele Gravina che lo ha invitato ad abbandonare l'aula: "Presidente, lei è inibito, non può stare qui". "Situazione kafkiana", il commento di Lotito.
In Consiglio federale scoppia il caso Lotito. Il presidente della Lazio, presentatosi presso la sede della Figc per partecipare alla riunione odierna, è stato stoppato e allontanato dal presidente federale Gabriele Gravina: "Presidente, lei è inibito e non può stare qui", le parole del numero uno di via Allegri. Lotito, costretto a lasciare i lavori del Consiglio, si è lasciato sfuggire solo un laconico commento: "Situazione kafkiana, non resto a dispetto dei santi".
Il caso tamponi e la decisione della Corte d'appello della FIGC
Il riferimento all'inibizione di Gravina è quello contenuto nella sentenza della Corte d'appello della FIGC che aveva inflitto lo stop di un anno al presidente della Lazio per il caso tamponi. Un provvedimento che aveva comportato la decadenza di Lotito da tutti gli incarichi federali. Logico quindi chiedersi il motivo per cui lo stesso Lotito si sia presentato regolarmente in Consiglio federale. Il comportamento del patron del club biancoceleste si spiega con la decisione del Collegio di garanzia dello Sport di chiedere alla Corte federale d'appello di rivalutare la condanna.
Gravina: "Per noi vige ancora la squalifica"
Nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio federale, il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha argomentato la sua presa di posizione nei confronti di Lotito: "C'è un tema fondamentale, il Collegio di Garanzia non ha annullato nessuna condanna a Lotito e dunque a oggi è responsabile all'interno dell'ordinamento sportivo, per noi vige ancora la squalifica. Io ho fatto un semplice appunto, lui (Lotito, ndr) ha letto la sua dichiarazione ritenendo che non fosse più squalificato, ma per noi non è così. Ho ribadito che lo era ancora e che doveva lasciare la sala, se voleva continuare a seguire poteva farlo ma avrei mandato gli atti alla Procura. Io mi sono attenuto a una decisione del Collegio di Garanzia dove non ho trovato nessuna frase che parli di annullamento della pena. Dovesse essere riformata se ne discuterà quando sarà, ora vige sempre la sentenza del tribunale federale".
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