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Serie A Milan, Redbird accelera sullo stadio a Sesto San Giovanni: spunta il progetto firmato Foster

Francesco Friggi

Pubblicato 07/06/2022 alle 10:33 GMT+2

SERIE A - Sembra esserci stata un'accelerata importante sulla questione stadio che, negli ultimi mesi, sta tenendo banco in casa Milan. Il progetto è stato firmato da Norman Foster, architetto inglese di fama internazionale, e riguarda la zona di Sesto San Giovanni dove la struttura, a differenza del 'piano San Siro', sarebbe di proprietà solo dei rossoneri.

San Siro, Milan-Fiorentina (1° maggio 2022)

Credit Foto Getty Images

Sembra esserci un nuovo sviluppo nella telenovela Milan-stadio con Redbird che ha dato un'accelerata al progetto di realizzare il nuovo impianto a Sesto San Giovanni, nella zona delle ex acciaierie Falck. Oltre alle tante parole spese, c'è anche la firma di Sir Norman Foster (architetto inglese di fama internazionale) sui disegni fatti della nuova struttura (un inidizio importante in quanto Foster conosce bene l’area dopo aver disegnato il masterplan). Come riporta il Corriere della Sera, la grande differenza con il 'progetto San Siro' è quella che, nel caso l'impianto venga costruito a Sesto, sarebbe di proprietà solo dei rossoneri. Inoltre Redbird (proprietario del Milan) e Hines (gruppo di sviluppo immobiliare che controlla l’area di MilanoSesto) hanno iniziato a parlarsi, il tutto facilitato dal fatto di essere entrambe di proprietà americana. Riguardo a questo tema, ha parlato proprio il sindaco di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano:
"All’inizio, il presidente Scaroni aveva portato avanti l’idea di realizzare il progetto di Populous, ma considerato che Norman Foster ha progettato tutte le aree Falck e conosce alla perfezione l’archeologia industriale del sito si è ritenuto che dialogare e far progettare l’area dello stadio a chi ha già disegnato un milione e 250mila metri quadrati, ha un senso. Una mano diversa si sarebbe vista".

IL PROGETTO DI FOSTER

L'idea è quella di realizzare uno stadio da circa 65mila posti, sostenibile, rivolto alle famiglie con servizi attivi 7 giorni su 7 e dovrà integrarsi con il sistema del verde del parco Concordia. Come detto, chi sta facendo di tutto affinchè il progetto vada a buon fine è proprio il primo cittadino di Sesto, Roberto Di Stefano, che ha aggiunto: "Sembrerebbe che il Piano B stia diventando il Piano A e noi ci speriamo con tutte le forze. Il confronto con i club ha portato le squadre a conoscere la realtà del nostro territorio che è collegato benissimo con il resto dell’area metropolitana: metrò, ferrovia, tangenziali, siamo vicini a Linate. Le squadre, o anche una sola, hanno bisogno di un nuovo stadio in tempi veloci per rimanere competitive a livello internazionale. Non hanno bisogno di perdere tempo su qualcosa di fumoso che non si sta concretizzando e rischia di crollare come un castello di sabbia".
Le squadre, o anche una sola, hanno bisogno di un nuovo stadio in tempi veloci per rimanere competitive a livello internazionale. Non hanno bisogno di perdere tempo su qualcosa di fumoso.
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