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Serie A, Napoli - Da "troppo lento" a fulcro del centrocampo di Spalletti: la trasformazione di Fabian Ruiz

Luca Stamerra

Pubblicato 06/03/2022 alle 11:06 GMT+1

SERIE A - Se dovessimo prendere i due giocatori chiave del Napoli, uno sarebbe sicuramente Osimhen. L'altro? Senza ombra di dubbio Fabián Ruiz, il vero valore aggiunto del centrocampo di Spalletti. 6 gol, 3 assist, 3 occasioni create a partita e una grande affidabilità. Una stagione da protagonista, ruolo che non è riuscito a ricoprire negli anni precedenti. Merito suo, ma anche della squadra,

Fabian Ruiz con la maglia del Napoli

Credit Foto Eurosport

Il Napoli ci crede. La cura Spalletti non solo ha riportato i partenopei tra le prime quattro d'Italia, dopo due anni consecutivi fuori dalla Champions, ma sta riuscendo nel tentativo di trasformare il Napoli in una squadra da Scudetto. C'è ancora molta strada fare, e qualche scontro diretto da vincere, ma gli azzurri ci sono. Merito anche di un Fabián Ruiz ritrovato, con lo spagnolo che sta facendo una stagione importante e non solo per il gol vittoria contro la Lazio dell'ultimo week end. Di gol ne sono arrivati già 6, ma sono le sue prestazioni ad essersi alzate notevolmente dalla stagione scorsa ad oggi. Dopo l'impatto shock al primo anno di Ancelotti, nelle due stagioni successive lo spagnolo sembrava essere diventato un giocatore nella media. Quasi da cedere... Con Spalletti il ritorno a grandi livelli. Tanto che Fabián oggi fa gola a Real Madrid e Barcellona. Intanto il classe '96 cerca di portare il Napoli allo Scudetto e poi si vedrà. Proviamo ad analizzare un po' i suoi numeri di questa stagione e capire perché sia migliorato così tanto in questi ultimi mesi.

Fabián Ruiz, una certezza col tiro da fuori: quasi come un tiratore da 3

6 gol in stagione, tutti dalla distanza. Per valutare l'impatto di un giocatore ci sono tanti fattori e non sono solo le statistiche a parlare ma, nel caso di Fabián, è giusto dare a Cesare quel che di Cesare. Se Osimhen è importante, con 7 gol in campionato, che dire del centrocampista andaluso che ha prodotto comunque il 12,25% dei gol del Napoli in Serie A. Il tutto condito con 3 assist, una media di 3 occasioni da gol create a partita, una media di 72 passaggi a gara, con una percentuale di precisione del 91,5%. Statistiche da centrocampista spagnolo insomma (non a caso Barcellona e Real Madrid sono su di lui per la prossima stagione), ma Fabián - come dicevamo - è diventato anche un grande bomber. I 6 gol di questa stagione non sono pochi. Nelle ultime due annate non aveva superato quota 3 reti, mentre con il gol allo scadere contro la Lazio ha superato il suo record (in carriera) di 5 reti alla prima stagione col Napoli di Ancelotti.
I migliori bomber da fuori del campionato
GiocatoreGol
Fabián Ruiz (Napoli)6
Malinovskyi (Atalanta)5
Çalhanoglu (Inter)4
La statistica chiave, però, non sono i gol, ma che tutte le reti dello spagnolo sono arrivate da fuori area. In questa speciale classifica, udite udite, il classe '96 è il giocatore con più marcature dell'intero campionato: alle sue calcagna ci sono Malinovskyi (5) e Çalhanoglu (4). Ben diversa la situazione rispetto alla scorsa stagione, con 3 gol su 3 da fuori. Giocatore sempre capace di segnare dalla distanza, ma con meno precisione e ci volevano diversi tentativi in più per arrivare al gol. Ecco la differenza rispetto all'ultima annata, ovvero il numero di tentativi che lo spagnolo doveva impegare per andare a segno. Ora parliamo di un gol ogni 5 conclusioni (rapporto tiri tentati/gol è 0,21), mentre fino allo scorso anno doveva fare più di 10 tiri per trovare la porta (0,07). Insomma, è cambiato tutto e lo si vede nei numeri, ma anche dall'atteggiamento in campo dei suoi compagni di squadra. Vi ricordate il gol alla Lazio? Insigne era pronto per il suo classico tiro a giro ma, vendendo Fabián sulla sua mattonella, ha passato la palla allo spagnolo che ha timbrato il cartellino. E in questo c'è anche un disegno tattico importante: Spalletti ha infatti modificato il gioco del Napoli come se stesso giocando a basket. Se si può penetrare lo si faccia, ma se c'è Fabián appena fuori dall'area, palla alla spagnolo per provare il “tiro da tre”. Con lui, 1 gol vittoria contro la Lazio e in altre tre partite è stato lo spagnolo a sbloccare il match col gol che ha “aperto la lattina” come si dice in Spagna.
I gol di Fabián
Vs squadraGol/Risultato finale
Genoa0-1 (1-2)
Sampdoria0-2 (0-4)
Bologna1-0 (3-0)
Lazio4-0 (4-0)
Sassuolo0-1 (2-2)
Lazio1-2 (1-2)
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Fabian Ruiz segna il gol vittoria in Lazio-Napoli - Serie A 2021/2022

Credit Foto Getty Images

Zambo Anguissa la chiave: con lui Fabián Ruiz fa quel che vuole

Ma, come dicevamo, nella crescita di Fabián non c'è solo la sua maggior precisione in questa stagione. L'andaluso è sempre stato tiratore da fuori e ha sempre segnato, anche se non con questi numeri. Ma i gol in più, e le performance in più, sono accompagnate da un modo di giocare diverso del Napoli. La chiave per il miglioramento di Fabián sta anche nell'atteggiamento dei compagni che ruotano attorno allo spagnolo e a chi gioca al suo fianco. Una chiave tattica per spiegare questo tipo di miglioramento è sicuramente la presenza di Zambo Anguissa. Prendendo come spunto tutta la stagione, l'innesto del camerunese ha cambiato la fisionomia di tutto il Napoli. L'ex Marsiglia si è preso la responsabilità di presidiare la linea mediana meglio di Demme e molto meglio di Bakayoko che era la prima scelta di Gattuso. Il Napoli ha la miglior difesa del campionato (19), tanto per fare un numero. Questo permette a Fabián - che gioca comunque nei due dietro del 4-2-3-1 - di avere maggior libertà in mezzo al campo. Come portatore di palla ha più spazio di manovra, senza l'assillo di continuare a guardarsi le spalle visto il poco filtro che faceva il Napoli delle ultime due stagioni. L'upgrade di Fabián si chiama quindi Zambo Anguissa. Non solo, con il camerunese che gli copre le spalle, lo spagnolo può giocare qualche passo più in avanti, avendo così più spazio per piazzare assist e arrivare più “lucido” in fase di conclusione. Un piccolo passo per Fabián Ruiz, un grande passo per il Napoli.
Heatmap Fabian Ruiz della stagione 2021-2022 (via sofascore)

Ancelotti e Gattuso: tanti errori sulla posizione di Fabián Ruiz

Sia Ancelotti che Gattuso, specialmente il primo, avevano capito l'importanza di Fabián Ruiz, ma dobbiamo riconoscere a Spalletti di aver costruito il suo Napoli tenendo conto del talento dello spagnolo. E, quindi, di migliorarne l'efficacia e la libertà. In questo discorso, dicevamo, il mercato è stato la chiave: Zambo Anguissa. Lo scorso anno c'era Bakayoko e Fabián Ruiz era costretto a fare il triplo del lavoro, anche difensivo. Anzi, gli toccava troppo spesso rientrare sulla linea difensiva per dare una maggiore copertura. Risultato: era troppo distante dalla zona nevralgica del campo e quando si spingeva in avanti o era poco lucido, o comportava un rischio in caso di palla persa e squadra scoperta. Insomma, il precedente tecnico del Napoli aveva individuato il modo di potenziare Zielinski, ma aveva fatto un buco nell'acqua clamoroso con Fabián Ruiz. Tanto che l'ex Betis sembrava troppo lento per la manovra del Napoli ed era quasi inutile. Tanto che in molti si erano detti a favore di una sua cessione in Spagna. Magari ad una squadra di medio-bassa classifica.
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Spalletti: "Spina staccata? No, sono io il generatore"

Chi aveva fatto giocar bene Fabián Ruiz era stato Ancelotti ma, ahimè, solo nella prima stagione. Senza Ghoulam a disposizione e non avendo un esterno di spinta, il tecnico emiliano disegnò un 4-4-2 che, inizialmente, sembrava molto compatto e utile per dare quel tocco di classe in più al Napoli. Fabián Ruiz non spingeva, ma era fondamentale spostato a sinistra per tutte le manovre offensive del Napoli. Dialogava bene con Insigne, creando un asse importante a sinistra, ma quando veniva internamente, liberava spazio per le incursioni di Mário Rui. Un gioco quasi automatico per Fabián Ruiz che da quella parte del campo era abituato a giocare... Veniva dal 3-5-2 di Quique Setién al Betis. Carletto ha però esagerato nel secondo anno, quando ha provato il talento di Ruiz come playmaker. Un buco nell'acqua perché in quel 4-4-2, né Fabián né Zielinski si adattarono come interni.
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Ancelotti chiacchiera con Callejon e Fabian Ruiz durante l'allenamento di rifinitura al Parc des Princes - PSG-Napoli - Champions League 2018/2019

Credit Foto Getty Images

Nessuno dei due era un playmaker, nessuno dei due era un mediano. Il risultato fu negativo, tanto che Ancelotti venne esonerato a metà stagione. Un grosso errore certo, ma l'ex allenatore del Milan volle provarlo lì, conscio del suo talento. Un esperimento che non pagò (non come quello di Pirlo molti anni prima). Poco male, se consideriamo che Fabián Ruiz - che ha detto no alla proposta di rinnovo del Napoli - potrebbe finire proprio al Real Madrid da Ancelotti il prossimo anno. Ora il suo ex allenatore sa bene che non è un Xavi, ma che è un altro tipo di giocatore. Farà la differenza anche al Real? Intanto il centrocampista spagnolo proverà a conquistare lo Scudetto col Napoli...
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Spalletti: "Lo scudetto è una giostra per uomini forti"

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