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Serie A, Sassuolo-Roma - Mourinho: "8 punti in 4 gare non sono un disastro per la Roma"

Luca Stamerra

Aggiornato 13/02/2022 alle 22:54 GMT+1

SERIE A - Mourinho si dice non completamente soddisfatto per il pareggio, colto in extremis, contro il Sassuolo ma è comunque contento per non aver perso. Insomma, c'è continuità per la Roma che ha collezionato 8 punti nelle ultime 4 gare. Anche se gli errori individuali rimangono. E sul rigorista...

Mourinho applaude i suoi durante Sassuolo-Roma - Serie A 2021/2022

Credit Foto Getty Images

Dopo una settimana di voci e polemiche, Mourinho prova a chiudere il cerchio. Il pareggio contro il Sassuolo non può portare grandi soddisfazioni, ma il tecnico portoghese - in conferenza - parla di gruppo, di empatia, di amicizia. Un passo indietro insomma, per non peggiorare le cose, anche se lo stesso Mou sottolinea gli errori individuali fatti che hanno regalato i gol ai neroverdi. Detto questo, come dice lo stesso Mourinho, 8 punti in 4 partite non sono pochi...

La Roma ha preso due gol

Tattica individuale. Una cosa è la tattica collettiva, un'altra quella individuale e abbiamo sbagliato. Nel primo gol la profondità di Traorè, ma può succedere. E il secondo gol è un principio individuale basico e abbiamo sbagliato anche lì. Noi volevamo vincere, siamo arrivati qui per prendere 3 punti, ma è un punto che come minimo ti dà la sensazione che sono 4 partite di fila senza sconfitte in Serie A, 8 punti in 4 partite, che non è incredibile, ma non è un disastro. 4 partite senza sconfitte e la dimostrazione che questa squadra è molto empatica, al contrario di quello che si è detto in settimana. Ci sono partite con tante similitudini: a Venezia, a Verona, a Bologna, quando questa squadra è sotto va avanti fino alla fine e penso che per merito nostro siamo arrivati al pareggio, non è un punto che volevamo, ma è un punto

Cosa c'è stato con Berardi a fine partita?

Durante la partita io e lui abbiamo scambiato qualche parola, parole educate. Io gli dicevo che 'un giocatore bravo come te non ha bisogno di simulare, lui mi diceva che non simulava'. Sempre molto corretto. Alla fine le parole sono state meno educate tra lui e un mio assistente, io volevo finire bene. Lui è un bravo ragazzo, anche il mio assistente ha un cuore enorme, è finito tutto bene

È cambiato qualcosa rispetto al ko contro l'Inter?

Sul gioco, abbiamo avuto più armonia nel gioco a San Siro, con una squadra di un'altra dimensione. Oggi in determinati momenti abbiamo perso ordine, tattica, posizionamento dei giocatori, abbiamo ritrovato questo equilibrio un po' tardi. Mkhitaryan è il giocatore che ha più stabilità nel suo gioco, nelle sue scelte. Non è un regista perché noi non lo abbiamo, ma è un giocatore che quando gioca più dietro ci manca in altre zone. Ma è un giocatore che dà organizzazione e nel secondo tempo l'ho visto un po' isolato. Pareggiare non è lo stesso che andare a casa senza niente, ma sono contento per il messaggio, io non ne avevo bisogno, ma magari qualcuno ne aveva bisogno. Possono dire tutto quello che vogliono sul gruppo, ma è intoccabile, a livello di empatia, amicizia

Aveva provato anche la difesa a 4

Abbiamo giocato come ci siamo allenati, non abbiamo provato la difesa a 4. Questa squadra senza Zaniolo, senza El Shaarawy, come giochiamo con 3 attaccanti? Il mio modulo preferito? Fino a che finisco la mia carriera è il 4-2-3-1, ma una cosa è quello che tu preferisci, un'altra è quello che hai a disposizione. Giocare a 3 è un adattamento, è un modo per cercare di costruire in prima fase

Il rigore battuto da Abraham e non da Sérgio Oliveira

Vuoi la verità? Hai visto dov'ero io quando stava tirando il rigore? Il primo rigorista è Sérgio Oliveira. Ha preso il pallone Tammy, come ha fatto a Torino. Non conosco il dialogo di oggi. A Torino voleva tirare Veretout e si è generato qualcosa di non positivo. La mia sensazione è che oggi Sérgio gli abbia lasciato il pallone, penso perché non ho parlato di questo, e credo che abbia avuto la maturità giusta, lasciando il tiro a Tammy, ma il rigorista oggi era Sérgio. Ci siamo allenati per una settimana sui rigori, anche prima dell'Inter e prima di oggi, la mia decisione per oggi era Sérgio. Io mi sono nascosto nel tunnel, ho visto ma mi sono nascosto perché potevo avere una reazione ed era meglio non farmi trovare dalle telecamere
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