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Cori razzisti contro Vlahovic in Atalanta-Juventus: Figc esprime solidarietà al club, ci sarà la grazia come per Lukaku?

Stefano Dolci

Aggiornato 07/05/2023 alle 23:31 GMT+2

SERIE A - Secondo quanto riporta Gazzetta.it, la Figc dopo gli insulti razzisti subiti da Vlahovic nel finale di Atalanta-Juve ha chiamato i bianconeri per mostrare solidarietà. Sui social in tanti chiedono che Gravina, come accaduto con Lukaku dopo l'episodio razzista in Inter-Juve, conceda la grazia al serbo e cancelli il giallo che Doveri gli ha rifilato al momento dell'esultanza dopo il gol.

Chiellini: "Razzismo? Stiamo dando una brutta immagine"

Ancora tu. A poche settimane dagli insulti a Romelu Lukaku allo Stadium nella semifinale d’andata di Coppa Italia, sui campi di Serie A si è verificato un altro episodio di razzismo. Ad essere preso di mira questo volta è stato Dusan Vlahovic, attaccante serbo della Juventus, subentrato al 65’ della sfida esterna contro l’Atalanta, e che ha iniziato ad essere bersagliato da insulti indicibili da svariati tifosi presenti al Gewiss Stadium di Bergamo intorno al 91’. “Zingaro di m***l’insulto rivolto all’indirizzo di Vlahovic dopo che l’ex numero 9 della Fiorentina è stato ammonito per un fallo da tergo ai danni di Zappacosta. Vlahovic uditi gli insulti di matrice razzista ha subito richiamato l’attenzione della terna arbitrale e del direttore di gara Doveri, che ha disposto l'annuncio dagli altoparlanti dello stadio previsto dal regolamento per fermare gli insulti. Quando il gioco è ripreso però gli insulti ignobili a Vlahovic sono proseguiti.
Nel concitato e corposo recupero però Vlahovic è riuscito a prendersi la propria rivincita realizzando al 98’ con un bolide dal limite dell’area sotto la traversa, la rete del 2-0 che ha sigillato il successo bianconero e fatto esplodere la rabbia mista a gioia del serbo che si è portato l’indice al naso in segno di silenzio, esultanza già replicata altre volte (come rimarcato anche da un tweet della federazione serba) prima di correre verso la panchina a farsi travolgere dai compagni "inseguito" dall'arbitro che non appena ha visto Vlahovic portarsi l’indice della mano al naso ha subito sventolato il cartellino giallo. In trance agonistica Vlahovic, prima della ripresa del gioco, invita quasi il pubblico ad aumentare i decibel e il volume degli insulti come a chiederne di più. La vicenda dell’ammonizione a Vlahovic però assomiglia a quella di Lukaku, abbuonata dal presidente Gravina con una grazia che ha permesso al belga di essere in campo nella semifinale di ritorno di Coppa Italia contro la Juventus e in rete sono tanti i tifosi e gli addetti ai lavori che hanno iniziato a chiedere che l’ammonizione a Vlahovic venga cancellata e che la Procura Federale prenda provvedimenti esemplari per estirpare questo scempio.

La Figc chiama la Juventus, il giallo a Vlahovic sarà tolto?

Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, in attesa di capire cosa hanno annotato gli ispettori federali presenti al Gewiss Stadium, i vertici del Federcalcio hanno già chiamato la Juventus per esprimere la loro solidarietà per i cori razzisti ai danni di Vlahovic. Ovviamente però la curiosità è tutta sui provvedimenti che saranno presi eventualmente anche da Gravina e se, come accaduto con Lukaku, il cartellino giallo sarà cancellato tramite una grazia. A prescindere da come andrà finire, la speranza è che agli appelli e alle campagne di sensibilizzazione ‘Keep Racism Out’ si affianchino anche sanzioni esemplari per provare ad estirpare questo barbaro fenomeno che purtroppo ciclicamente si ripropone nei nostri stadi.

Il ministro dello sport Abodi: "No al razzismo, le nostre scuse a Dusan Vlahovic"

Verso sera, a prendere posizione ed esprimere la propria vicinanza a Dusan Vlahovic, ci ha pensato il ministro delle Politiche Giovanili e dello Sport, Andrea Abodi che con un tweet ha condannato gli insulti razzisti rivolti all'indirizzo del centravanti bianconero ribadendo il proprio no ad ogni tipo di razzismo, a prescindere dai colori della maglia e della pelle. "Il mio no, il nostro no al razzismo non può, non deve, non vuole avere il colore di una maglia o della pelle, non riguarda una religione o un popolo: vale sempre! Come il rispetto: vale sempre! E chi sbaglia ne deve rispondere, sempre e ovunque. Le nostre scuse a Dusan Vlahovic!".

Perché Gravina graziò a Lukaku: le motivazioni di quel provvedimento eccezionale

Il 22 aprile scorso la Figc, attraverso un provvedimento del numero uno Gravina, eccezionalmente decise di concedere la grazia a Lukaku a seguito dei cori razzisti ricevuti nel rovente finale di Juventus-Inter motivando la propria scelta con questo comunicato:
Il Presidente Federale Gabriele Gravina ha concesso la grazia al calciatore Romelu Lukaku (Inter), che annulla dunque la squalifica di una giornata ricevuta a seguito dell’espulsione per doppia ammonizione nella gara Juventus-Inter (Coppa Italia, semifinale di andata). La decisione è stata ufficializzata, dopo aver valutato la relazione della Procura Federale (dalla quale è “emerso in maniera inequivocabile come i comportamenti del calciatore sanzionati dal direttore di gara siano stati successivi alle gravi e ripetute manifestazioni di odio e discriminazione razziale da parte dei tifosi avversari”) e considerando, inoltre, che la lotta ad ogni forma di razzismo costituisca uno dei principi fondanti dell'ordinamento sportivo, nella sua dimensione internazionale e nazionale, alla stregua della applicabilità in via generale a tutte le fattispecie sanzionatorie dell’art. 43 del Codice di Giustizia Sportiva, che sussistono gravi ragioni per concedere in via eccezionale e straordinaria la grazia in relazione alla squalifica (...) irrogata dagli organi di Giustizia Sportiva al calciatore Lukaku”.

Vlahovic e il razzismo: i precedenti

Questo episodio di razzismo, che nel post gara il tecnico atalantino Gasperini ha provato a bollare come semplici ‘insulti e non razzismo’, non è purtroppo l’unico occorso a Dusan Vlahovic nella sua parentesi italiana. Ai tempi della sua militanza con la Fiorentina, a Bergamo aveva subito un trattamento molto simile ad oggi, come ha ricordato qualche tifoso sui social. Al suo ritorno al Franchi in Coppa Italia la passata stagione, l’ex numero 9 dei gigliati (passato nel frattempo alla Juventus) era stato accolto dai suoi ex tifosi al grido di ‘Zingaro, Zingaro...”. Mentre insulti di simile stampo si sono uditi anche a San Siro lo scorso novembre quando la Juventus ha giocato in casa dell’Inter. Vedremo cosa accadrà in questo caso.
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Lukaku contro il razzismo: "FIFA e UEFA devono intervenire"

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