Serie A - Le pagelle di Napoli-Roma 2-1: non solo Osimhen in un collettivo perfetto. Tra i giallorossi stecca Ibañez

DaStefano Fonsato

Aggiornato 29/01/2023 alle 23:33 GMT+1

SERIE A - Diamo i voti al match del "Maradona". L'attaccante nigeriano segna un gol di quelli che fanno "venir giù" lo stadio. Sull'assist dalla sinistra di Kvaratskhelia, controllo prima di petto e poi di ginocchio e poi, al volo, destro stratosferico sotto la traversa. Da sottolineare la prova straripante sulla mancina di Mario Rui. Nella Roma molto bene Zalewski ed El Shaarawy, male Ibañez.

Mourinho: "Complimenti al Napoli per lo Scudetto, ma la Roma..."

Napoli-Roma, match valido per la 20a giornata di Serie A, è terminato sul punteggio di 2-1, frutto delle reti di Osimhen, El Shaarawy e Simeone. La gara è stata arbitrata da Daniele Orsato di Schio. Con questo risultato, la band di Luciano Spalletti si porta a +13 sul secondo posto, ora occupato dall'Inter. Scongiuri a parte, scudetto davvero vicino. Roma che resta a quota 37 e (a -1 da Lazio, Atalanta e Milan) in piena corsa per un posto nella prossima Champions League.

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Le pagelle del Napoli

Serie A

Questo Napoli è inarrestabile: 2-1 a un'ottima Roma e +13

29/01/2023 alle 23:22

Alex MERET 7: almeno tre interventi prodigiosi. Nella torta relativa ai tre punti conquistati contro la Roma, c'è una sua buona percentuale.

Giovanni DI LORENZO 6,5: lascia imprudentemente El Shaarawy alle cure "al burro" di un difensore come Lozano. In compenso, lungo la destra, tiene alta la squadra in numerose circostanze.

Amir RRAHMANI 6,5: spesso e volentieri si immola al cospetto delle conclusioni giallorosse, su tutte quella di Ibañez al 62'.

Min-jae KIM 6: una media, tra l'autorete rischiata di testa nel primo tempo e il salvataggio provvidenziale al 61', in anticipo su Abraham, sugli sviluppi di un calcio di punizione di Dybala.

Mario RUI 7: ennesima prestazione a livelli eccellenti. Spinge tantissimo lungo la mancina fino ad accendere la miccia - servendo Kvaratskhelia - alla stupenda rete di Osimhen.

Dal 69' Mathias Olivera 6: subito una buona presenza scenica nel medesimo ruolo del portoghese, a cui concede un po' di meritato riposo.

André-Frank ZAMBO ANGUISSA 7: arcigno in mediana, mette sul banco tutte le sue qualità in entrambe le fasi.

Stanislav LOBOTKA 6: talvolta precipitoso nella scelta della giocata, disputa comunque una partita tutta cuore e carattere.

Piotr ZIELINSKI 7: elemento di spicco, ma non è una novità, della spinta offensiva partenopea. Suo il filtrante che porta all'imprendibile realizzazione di Simeone, che vale il 2-1 finale.

Dal 90'+2 Tanguy Ndombele: sv.

Hirving LOZANO 6,5: Un '7' che diventa '6,5' all'ultimo respiro quando cioè, al termine di una prova trascinante lungo la corsia destra, si dimentica di El Shaarawy, in fase di ripiego, sul gol dell'1-1.

Dal 76' Giovanni Simeone 7: ci impiega 10' esatti per realizzare un gol (di pregevole fattura, peraltro) che può decidere un'intera stagione.

Victor OSIMHEN 7,5: segna un gol di quelli che fanno "venir giù" lo stadio. Sull'assist dalla sinistra di Kvaratskhelia, controllo prima di petto e poi di ginocchio e poi, al volo, destro stratosferico sotto la traversa. Gioca poi molto generosamente per tutti i minuti in cui resta in campo.

Dal 77' Giacomo Raspadori 6,5: immediatamente "on fire", sfiora il 3-1 al 91' con una conclusione bassa sventata da Rui Patricio.

Khvicha KVARATSKHELIA 6,5: protagonista di prestazioni certamente più travolgenti, ma trova comunque il modo di risultare decisivo, servendo con un assist "al bacio", dalla mancina, a beneficio di Osimhen, che poi insacca in maniera spettacolare.

Dal 69' Eljif Elmas 6,5: entra e delizia come un ingranaggio perfetto, tra una giocata e l'altra.

Mister Luciano SPALLETTI 7,5: qualche scricchiolio difensivo compensato dalla solita, straripante prestazione offensiva della squadra, che si porta a +13 sul secondo posto, ora occupato dall'Inter. Scongiuri a parte, scudetto davvero vicino.

Le pagelle del Roma

Rui PATRICIO 6,5: nonostante i gol subiti, tra i pari si dimostra plastico e reattivo in numerose circostanze.

Gianluca MANCINI 6: prova difensiva senza particolari sbavature nel terzetto difensivo di José Mourinho.

Chris SMALLING 6: prestazione impeccabile macchiata dalla scarsa reattività in occasione della rete di Simeone.

Roger IBAÑEZ5: come spesso gli accade, è protagonista di alcuni blackout difensivi. Su tutti, in compartecipazione con Smalling e Cristante, quello sul 2-1 firmato Giovanni Simeone, in cui ritarda l'intervento sull'iniziativa offensiva azzurra.

Nicola ZALEWSKI 7: rullo compressore della corsia destra giallorossa. Confeziona l'assist vincente per El Shaarawy.

Bryan CRISTANTE 6: tanti chilometri percorsi, col piglio giusti nei contrasti e nelle ripartenze. Anch'egli, però, ha qualche colpe sull'azione che porta alla rete decisiva di Giovanni Simeone.

Dall'89' Cristian Volpato: sv.

Nemanja MATIC 7: tanta fisicità a metà campo, di quelle che danno solidità a un intero reparto. Esce dal campo zoppicante all'83', sostituito da Tahirovic.

Dall'83' Benjamin Tahirovic: sv.

Leonardo SPINAZZOLA 6,5: quella sua bordata da fuori a pochi istanti dal duplice fischio, avrebbe meritato un esito più fortunato. Sulla traiettoria, però, uno straordinario Meret.

Dal 46' Stephan El Shaarawy 7: come la passata stagione segna la rete dell'1-1, dimostrando grande prontezza e senso del gol. Ma, a differenza della passata stagione, la Roma non aveva fatto i conti con Giovanni Simeone...

Lorenzo PELLEGRINI 6,5: buone geometrie sulla trequarti, tanti cross e qualche conclusione pericolosa. Prova abbondantemente positiva.

Dall'83' Edoardo Bove: sv.

Paulo DYBALA 7: lucido e ispirato là davanti. Avrebbe meritato l'acuto personale.

Tammy ABRAHAM 6: non segna ma conduce, senza strafare, un buon lavoro di sponda per i propri compagni di squadra. Al 73' chiede il cambio per problemi muscolari a seguito di un allungo.

Dal 73' Andrea Belotti 5,5: lento e macchinoso, tocca pochissimi palloni.

Mister José MOURINHO 6: la sua Roma disputa una buonissima partita nella tana della capolista, ma viene tradito sul finale dalla fase a cui tiene di più e meglio allenata: quella difensiva.