Gerard Deulofeu: "Sto attraversando un calvario, sono pronto all'idea che potrei non giocare più e al dopo carriera"

DaEurosport

Pubblicato 21/02/2024 alle 13:44 GMT+1

CALCIO, SERIE A - Il calvario di Gerard Deulofeu non sembra avere una fine. Fuori a tempo indeterminato per un problema al ginocchio destro, lo spagnolo non gioca dal 22 gennaio 2023 e, durante una diretta su Twitch, ha dichiarato che è già pronto all'idea di non poter tornare a giocare a calcio: "So da mesi che potrei non giocare più e lo devo accettare. Io comunque sto provando a recuperare".

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22 gennaio 2023. Per tanti una data qualsiasi, una classica domenica invernale in cui seguire il campionato. Per Gerard Deulofeu fu invece l'ultima apparizione su un terreno di gioco, in quei 13' da subentrato al posto di Beto nella vittoria (1-0) ottenuta dal suo Udinese a Marassi, contro la Sampdoria. Una partita neanche terminata, complice l'ennesima ricaduta di un problema al ginocchio destro che lo costrinse poi ad affrontare un intervento chirurgico di rinforzo capsulare.

Da allora, un calvario continuo, come ha raccontato lo stesso calciatore spagnolo durante una diretta su Twitch: "Non posso dire molto perché ho un accordo con il mio club (nella scorsa estate ha rinnovato con l'Udinese fino al 2026, ndr), ma dico solo che è un vero calvario, non potete immaginare quello che mi sta succedendo. So da mesi che potrei non giocare più ed è un qualcosa che dobbiamo accettare. Io comunque sto provando a recuperare in tutti i modi, ma mi sto anche preparando a quello che potrebbe essere un dopo carriera".

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Complice questa pausa forzata, Deulofeu ha rischiato di cadere in depressione ed è stato costretto a cambiare molti aspetti della sua vita, per continuare a restare concentrato nel suo percorso di recupero e riabilitazione. "Con tutto quello che mi è successo sono diventato un appassionato di salute. È stato molto complicato, ma per fortuna ho potuto fare un grande cambiamento a livello personale. Sono felice del mio cambiamento per chi è stato al mio fianco e per quello che ho creato nella mia vita. Questo mi ha salvato, perché quando non hai una vita organizzata a livello personale il compito diventa più duro. Sarei potuto cadere in depressione".