Il Milan di Pioli e gli infortuni: numeri e analisi di un'emergenza. Assenti in media 5 giocatori a partita

Il Milan esce con le ossa rotte dalla sfida casalinga di Champions League contro il Borussia Dortmund. I rossoneri sono stati sconfitti a San Siro per 3-1 e la qualificazione agli ottavi è appesa a un filo. E ad aggravare ancora di più la situazione è l'ennesimo infortunio che ha coinvolto un giocatore di Pioli, nello specifico Malik Thiaw, costretto a uscire anzitempo per un problema muscolare alla coscia sinistra.

I numeri delle prime 18 partite stagionali (13 di Serie A e 5 di Champions League) sono impietosi: finora, infatti, i rossoneri hanno dovuto fare i conti complessivamente con 87 indisponibilità per infortunio,con una media di 5 giocatori a partita (4,8 per la precisione). Il dato, che comprende anche i lungodegenti Bennacer e Caldara (quest'ultimo in ogni caso fuori dal progetto tecnico) racconta meglio di qualsiasi altra considerazione la difficoltà del Milan di sfruttare l'ampia rosa a disposizione e fare turnover. Sono addirittura 19 i giocatori rossoneri costretti a fermarsi per problemi fisici in questa prima fetta di stagione, per 25 infortuni complessivi. Gli unici otto della rosa a essere rimasti sempre sani sono Mirante, Florenzi, Tomori, Adli, Reijnders, Pobega, Romero e Giroud.

La fotografia della situazione non è certo consolante. Al momento risultano indisponibili per infortunio 8 giocatori (Sportiello, Caldara, Kalulu, Thiaw, Pellegrino, Bennacer, Leao, Okafor). Nell'era Pioli, purtroppo, il problema legato agli infortuni è stata una spiacevole costante. Qualche esempio. Lo scorso anno (2022-23) diversi giocatori chiave saltarono un numero cospicuo di partite per problemi di natura fisica (di origine sia traumatica che muscolare): Maignan, ad esempio, rimase fuori da ottobre a febbraio, Calabria da fine settembre a inizio gennaio, Florenzi da fine agosto a fine febbraio, Saelemaekers da fine settembre a metà dicembre. Senza contare Ibrahimovic, assente per quasi tutta la stagione. Discorso molto simile per l'annata 2021-22: Kjaer perse l'intera seconda parte dell'anno, Calabria perse quasi due mesi a cavallo di novembre e gennaio, Rebic fu costretto a saltare complessivamente 13 partite e così via.

C'è infine un'emergenza nell'emergenza che riguarda il reparto difensivo. Dei centrali in rosa, Pioli al momento ha a disposizione solo Tomori. Kalulu e Pellegrino sono destinati a rimanere fermi a lungo, mentre Kjaer tornerà sì a breve ma non sembra offrire garanzie a livello di rendimento come un tempo. Di Thiaw si è detto, è stretta attualità, e dopo il suo infortunio ha dovuto adattarsi Krunic in quella posizione. Il Milan, quindi, dovrà stringere i denti e trovare soluzioni alternative da qui fino a gennaio: al momento, infatti, non è previsto il ritorno sul mercato per portare a Milanello uno svincolato (nelle ultime ore è circolato il nome di Jerome Boateng). Si ricorrerà alle risorse interne: verrà con ogni probabilità promosso definitivamente in prima squadra il classe 2005 Simic e si farà affidamento su Bartesaghi, che ha già esordito in Serie A quest'anno e che può all'occorrenza ricoprire il ruolo di difensore centrale.