Pagellone 18ª: Inter sicura, Genoa rinato, il Napoli pesca il jolly
Pubblicato 31/12/2024 alle 09:12 GMT+1
SERIE A - I nerazzurri dominano ancora in trasferta e recuperano due punti sull’Atalanta. La Juve raggiunta nel finale dalla Fiorentina e ancora bloccata (11 pareggi su 18). Esonero surreale di Fonseca, molto bene il Genoa di Vieira.
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Video credit: Eurosport
Ogni post giornata analizziamo tutto quello che è successo e proviamo a stilare il Pagellone del turno appena andato in archivio. Nella 18ª giornata di Serie A 24/25 brilla l'Inter, che vince agevolmente anche a Cagliari e trova il quinto successo consecutivo fuori casa. Raspadori salva il Napoli, molto bene Verona, Como e Genoa. La Juventus non riesce più a vincere, brutto esonero di Fonseca, Monza e Cagliari sempre messe male.
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Voto 10…all’Inter, scatenata in trasferta
Quinto successo fuori casa di fila senza subire gol. Un’altra goleada in trasferta conferma la forza dell’Inter di Inzaghi. A Cagliari ha sbloccato una partita insidiosa il colpo di testa di Bastoni, poi sono arrivati anche l’attesa firma di Lautaro e il rigore del solito Calhanoglu. 0-3 e Atalanta a un solo punto di distanza, nonostante la partita in meno. La squadra nerazzurra - considerando potenziale, esperienza e qualità - è sicuramente la favorita per la vittoria dello Scudetto e sta dimostrando sul campo tutta la sua solidità.
Voto 9…a Como e Verona, vittorie cruciali
La squadra di Fabregas vince lo scontro diretto con il Lecce e al Sinigaglia trova tre punti vitali, che la portano a +4 sulla zona retrocessione. E a quota 18 punti sale anche il Verona di Zanetti, capace di battere il Bologna in trasferta 3-2. Lombardi e veneti chiudono così nel modo migliore un 2024 decisamente positivo. L’Hellas si è salvata e si sta confermando, il Como è stato promosso in A e vuole mantenere la categoria. Brave entrambe.
Voto 8…al Genoa di Vieira, che si sta rilanciando
Colpaccio del Grifone al Castellani. Una vittoria che dà continuità a un periodo tutto sommato positivo. Il cambio da Gilardino a Vieira è servito al Genoa, che ha svoltato e ora si è allontanato dalla zona pericolosa. Gli accorgimenti dell’allenatore francese sono stati ponderati ed essenziali. E non si può dire che non sia cambiata la mentalità: basta osservare il pressing alto che ha portato al primo gol di Badelj. 19 punti, più serenità, più sicurezza nei propri mezzi. Avanti così.
Voto 7…al Napoli, che pesca il jolly Raspadori
Sono quelle vittorie che hanno un’importanza fondamentale nell’economia di una stagione. E Antonio Conte lo sa per primo. Sembrava una partita stregata quella contro il Venezia al Maradona, con un rigore sbagliato da Lukaku, le tante parate di Stankovic e il palo colpito sempre dal belga. E invece nel finale è arrivata la zampata del subentrante Giacomo Raspadori a sistemare le cose. Vittoria, tre punti, Napoli sempre lanciatissimo, capace di rosicchiare due punti all’Atalanta e di agganciarla in testa. Gli Azzurri sono in piena corsa per lo Scudetto.
Voto 6…ad Atalanta e Lazio, bella partita all’Olimpico
A Dele-Bashiru risponde Brescianini. 1-1 e tutti abbastanza soddisfatti. Nel primo tempo decisamente meglio la Lazio, nella ripresa è venuta fuori l’Atalanta. Baroni può ritenersi soddisfatto della prestazione dei suoi, Gasperini vede fermarsi a 11 la striscia di vittorie consecutive, ma può sorridere per la reazione della sua squadra, che comunque rimane ancorata al trio di testa. I biancocelesti stanno crescendo, i bergamaschi si confermano ostici e migliorati. Sarà un bel campionato per entrambe.
Voto 5…alla Juventus degli 11 pareggi su 18
Ancora una volta rimontata nel finale la Juventus. Come era accaduto con Lecce e Cagliari. E dopo un altro 2-2 interno con il Venezia. La vittoria di Monza (sofferta) è stata solo un episodio isolato nella lunghissima serie di pareggi dei bianconeri. La Fiorentina si è rivelata un’avversaria tosta, ma anche in questo caso la gestione della partita da parte della squadra di Thiago Motta non ha convinto. Piemontesi ormai a distanza siderale dal trio di testa e con l’obbligo di giocarsi il quarto posto con Lazio, Fiorentina, Bologna e volendo Milan. Per una squadra con ancora poca personalità e troppa immaturità non sarà semplice.
Voto 4…al momento dell’Empoli
Tre sconfitte di fila, questa nello specifico in casa decisamente pesante e in uno scontro diretto per la salvezza. L’Empoli di D’Aversa sta vivendo il momento peggiore del suo campionato e ora deve reagire per non rimanere intrappolato in acque torbide. Il Genoa ha colpito due volte nella ripresa e a nulla è valsa la reazione finale con il gol di Esposito, che aveva anche sprecato un rigore in precedenza. Urge una strigliata.
Voto 3…al Bologna e a Pobega
Avrebbe dovuto essere una partita comoda, ideale per accorciare sulla Juventus e sulla Fiorentina. E invece il Bologna di Italiano è crollato in casa con il Verona e ha registrato il terzo ko del suo campionato. Distratta e poco coesa la squadra emiliana, sorpresa da un Verona pimpante e determinato. A complicare tutto è arrivata anche l’espulsione di Tommaso Pobega al 51’. Una reazione ingenua e sciocca che ha sicuramente penalizzato i rossoblu. Serataccia, non il modo migliore di chiudere il 2024.
Voto 2…all’esonero di Paulo Fonseca
L’annuncio fatto dallo stesso allenatore, al finestrino di un auto, uscendo da San Siro di fronte ai microfoni di alcuni giornalisti. Surreale. Il pareggio contro la sua ex Roma - match in cui è anche stato espulso - costa l’esonero a Paulo Fonseca, che non è più la guida del Milan. I rossoneri, sempre fermi all’ottavo posto, cambiano così tecnico prima della fine del girone d’andata e si affidano a un altro portoghese. Abbastanza bene in Champions, male in campionato, triste conclusione di un amore mai davvero sbocciato tra lui e il mondo Milan. Sicuramente si potevano studiare e preparare modi migliori di comunicare la fine del rapporto.
Voto 1…al Cagliari, che ora è ridotto male
Attenzione ai sardi, che si sono totalmente persi. Ok, l’Inter è in un momento di forma splendido e non è un’avversaria alla portata, ma il Cagliari è crollato nella ripresa, come accaduto in ormai troppe circostanze nel torneo in corso. Nessun guizzo, nessuna impresa, la zona di classifica è sempre quella della retrocessione. Unica attenuante l’infortunio di Mina, che stava giocando una grande partita. Nicola sa bene che il momento è delicatissimo.
Voto 0…al Monza, beffato nel recupero
Il cambio di allenatore - da Nesta a Bocchetti - ha portato un’energia diversa, ma non è bastato. Il Monza al Tardini ha lottato, sprecato, si è visto annullare due gol, ma alla fine non è riuscito a portare in Brianza nemmeno un punto. Il Parma è passato proprio all’ultimo respiro grazie al gol di Lautaro Valenti sugli sviluppi di corner. Ultimo posto cristallizzato.
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Come cambia il Milan con Conceicao, condottiero versatile e intransigente
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