Roma, Gasperini: "Qui una sfida più difficile rispetto alla Juventus. Dovbyk out, Hermoso ha un affaticamento"

SERIE A - Alla vigilia di Juventus-Roma Gasperini guarda solo al campo e alla partita di Torino come vero banco di prova. Niente mercato, conta misurarsi con una rivale storica (e un tecnico per il quale nutre grande stima e affetto come Spalletti) per capire il reale livello dei giallorossi. E riguardo al passato non ci sono rimpianti.

Gasperini: "Non ho scelto la Juve perché la Roma è progetto più difficile"

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Gian Piero Gasperini presenta Juventus-Roma tra ambizioni e una crescita della sua squadra sempre più costante. La sfida di Torino arriva infatti un momento positivo, fatto di prestazioni nuovamente convincenti e di una classifica che certifica il lavoro svolto in questi primi mesi. Il tecnico sottolinea il valore dell’avversario e della rivalità storica, in una sfida che rappresenta un banco di prova utile per capire il reale livello competitivo del gruppo. L’attenzione, tra un passo indietro alla scorsa estate col suo "no" al progetto bianconero e la sua amicizia con Spalletti, è tutta sulla partita: persino il mercato che passa in secondo piano.

SULLA PARTITA

"Arriviamo da belle prestazioni e vogliamo misurarci contro di loro. Mercato? Non ne parlo, domani abbiamo una partita importantissima per tenerli distanti o aumentare il distacco. È bello arrivare a questa partita a Torino con questa classifica.
Per il resto ci sarà tempo, non è questo il momento. Giocare contro di loro servirà per misurarci e capire quanto possiamo essere forti o competitivi perché c’è sempre grande rivalità, avvertita in tutte le piazze. E questa è una cosa che ti tempra, che a volte diventa vantaggio. Quando li batti vuol dire che stai facendo bene, perché nonostante le stagioni meno buone sono sempre in alto".
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Juventus-Roma, statistiche e curiosità del big-match della 16ª giornata

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SUL SUO MANCATO APPRODO ALLA JUVENTUS

"Perché ho preferito la Roma alla Juventus? Perché era più difficile! Sono contento della scelta, loro sono una squadra forte che sembra possa crescere sempre di più. Nel loro DNA c’è l’intenzione di giocare sempre al massimo".

SUL RAPPORTO CON SPALLETTI

"Sicuramente amichevole, quando era all'Inter ci è capitato di andare a cena insieme, quando era in Nazionale ci sentivamo spesso ed è venuto qualche volta a Zingonia. Adesso ci sentiamo poco, ma ci saluteremo cordialmente, il clima è sereno. Per lui non è facile entrare a stagione iniziata, ma credo stia cercando di portare le sue idee.
Mi sembra che anche la Juve ultimamente è sicuramente migliorata, incontrarla è sempre difficile perché ha giocatori di livello. È sempre una partita di valore, è un bel parametro per noi per misurarci e vedere quanto possiamo essere forti e competitivi".
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Hermoso in gol durante Roma-Parma

Credit Foto Getty Images

SULLE CONDIZIONI DELLA SQUADRA

"Dovbyk non è recuperato, anche se si sta allenando da parecchi giorni. Ha ancora delle difficoltà a calciare, il resto ci siamo tutti a parte quelli partiti. Qualche problema con Hermoso che speriamo di risolvere. L’importante è avere un centravanti. Non abbiamo mai giocato in 10, una soluzione l’abbiamo sempre trovata.
Dybala vedremo oggi se potrà esserci dall’inizio, uno spezzo o meno. Uno come lui non ha bisogno di motivazioni, può fare tutto per giocare sui livelli che ci aspettiamo da lui. Spero di spostare meno la squadra. Se per piazzarne uno devo spostarne tre non mi piace. L’assenza di Ndicka e quella eventuale di Hermoso ci porteranno a fare qualche prova con Ziolkowski, Celik, Ghilardi o anche Rensch. Se manca Hermoso ci mette più in difficoltà chiaramente. Soulé? Sono molto soddisfatto di lui ma di tutti, la squadra gioca con spirito e in questo momento ha il consenso dei tifosi. Lui ha caratteristiche che piacciono alla gente".
Non so se siamo tra i più forti, ma i ragazzi sono stati bravi: abbiamo fatto poche partite deludenti

SULLA CLASSIFICA

"Classifica casuale? Credo che siamo stati bravi, perché in 15 partite abbiamo costruito una buona striscia che ha dato ottime indicazioni. Questa squadra non so se è tra le più forti, ce ne sono tante altre.
Ma i ragazzi sono stati bravi in questi mesi in quasi tutte le partite, anche quelle che non abbiamo vinto. Ce ne sono poche deludenti. Il gruppo ha motivazioni, è cresciuto qualitativamente ma anche come compattezza per i pochi gol presi".

SUL GIOCO COL PORTIERE

"Parole di Fabregas? Il calcio è bello perché si può fare risultato in tanti modi, per questo piace. C’è spazio per le novità. Quello che a me non piace è la situazione legata alla perdita di tempo dei portieri. Va bene la nuova regola ma bisognerà cambiare il tempo da quando il pallone è a terra vicino al portiere.
Il Como ha avuto contro l’Inter per 51 volte il pallone al portiere e questo non piace alla gente. Il pubblico vuole guardare il gioco in avanti, il dribbling. Il rischio è che diventi un calcio brutto, simile a un calcetto, che è brutto da vedere. Bisogna cercare da amante di questo sport di fare qualcosa in questo senso giocando in avanti e non dietro".
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