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Le 5 verità di Juventus-Lazio 1-3: biancocelesti da Scudetto, Ronaldo perde una finale dopo 5 anni

Simone Pace

Aggiornato 23/12/2019 alle 09:40 GMT+1

Simone Inzaghi si conferma un ottimo allenatore e ha tra le mani una squadra che può ambire al titolo. Cristiano Ronaldo perde una finale dopo 5 anni e 12 trionfi di fila tra Real Madrid e Juventus. Lulic è l'uomo dei gol pesanti, Higuain rimane ancora una volta a bocca asciutta in una finale secca.

Cristiano Ronaldo si sfila la medaglia di secondo classificato della Supercoppa Italiana, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Simone Inzaghi ha una squadra da Scudetto

Dopo la grande prova dello scorso 7 dicembre all'Olimpico in campionato, la Lazio era stata giustamente annoverata tra le candidate allo Scudetto per qualità di gioco e continuità di risultati. Dopo Riad, è doveroso ribadire il concetto: la squadra di Simone Inzaghi può legittimamente aspirare a un campionato di vertice. Forse attualmente la rosa biancoceleste non è sufficientemente profonda per poter lottare per il titolo fino a maggio, ma ha dalla sua due fattori: il mercato invernale (che potrebbe ulteriormente rinforzare la squadra, magari con un innesto in difesa) e la possibilità di concentrarsi esclusivamente sul campionato da qui alla fine.

Cristiano Ronaldo si è fermato a Riad

Si ferma a 12 la striscia di vittorie consecutive di Cristiano Ronaldo in finale. Erano 5 anni che CR7 non la faceva da spettatore durante la cerimonia di premiazione, sia a livello di club che di Nazionale. L'ultima finale persa dal portoghese risale alla stagione 2014-15, quando indossava la maglia del Real Madrid: i Blancos si arresero all'Atletico Madrid nella doppia sfida di Supercoppa di Spagna (1-1 al Vicente Calderon e 0-1 al Bernabeu). Da lì in poi solo successi: 3 Champions League, 2 Supercoppe europee, 3 Mondiali per club, un Europeo, una Nations League, una Supercoppa di Spagna e una Supercoppa italiana. Fino al ko di Riad con la Lazio che interrompe la serie d'oro.

Juventus, i gol subiti iniziano a diventare troppi

La doppia sfida contro la Lazio, prima in campionato e poi in Supercoppa, ha messo in evidenza un'inedita fragilità difensiva della Juventus, che nel corso degli anni ci aveva abituato a ben altra solidità. Va da sé che affidarsi al tridente Ronaldo-Dybala-Higuain comporti un inevitabile sbilanciamento offensivo della squadra, ma almeno finora il gioco non vale la candela: i bianconeri di Sarri, infatti, se da un lato vanno spesso in sofferenza soprattutto in contropiede, dall'altro non sono così prolifici in fase offensiva. Ronaldo e compagni sono solo il 6° miglior attacco del campionato: più di loro hanno segnato Atalanta, Lazio, Inter, Roma e Cagliari. Equilibrio cercasi.
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Lazio bestia nera della Juventus

Nel decennio che si sta per chiudere, contrassegnato dal dominio incontrastato della Juventus, la Lazio di Simone Inzaghi è riuscita a ritagliarsi il ruolo di bestia nera dei bianconeri. I biancocelesti sono riusciti a sconfiggere gli 8 volte campioni d'Italia due volte in finale di Supercoppa italiana (2017 e 2019) riuscendo nell'impresa di stendere Cristiano Ronaldo e compagni due volte nell'arco di un paio di settimane in questa stagione, prima all'Olimpico e poi a Riad (con un doppio 3-1). Senza contare l'impresa dell'ottobre 2017, quando Immobile e compagni riuscirono a espugnare lo Stadium, non propriamente il più facile dei campi.
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Lulic uomo delle finali, Higuain no

Senad Lulic si conferma uno degli uomini chiave di questa Lazio che non smette di stupire. Il 33enne capitano bosniaco ha steso la Juventus con il gran gol che è valso il momentaneo 2-1: una fiondata di destro al minuto 73 che ha fulminato Szczesny. Non è certo la sua prima rete pesante in carriera. La memoria dei tifosi laziali sarà sicuramente andata al 26 maggio 2013 quando fu proprio lui a decidere il derby contro la Roma nella finale di Coppa Italia. Discorso opposto per Gonzalo Higuain. Il Pipita ha disputato 14 finali secche in carriera andando a segno solo in un'occasione, 5 anni fa in Supercoppa italiana contro la Juventus quando indossava la maglia del Napoli.
Lulic, l'uomo delle finali
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