Dopo Ganna, anche Elia Viviani si fa bello in Coppa del Mondo: è argento nell'Omnium dietro a Bibic

Dopo una medaglia di bronzo col quartetto dell'inseguimento a squadre, che ha visto anche il ritorno di Filippo Ganna, arriva la seconda medaglia per l'Italia nella tre giorni di Nations Cup di Adelaide, in Australia, una delle ultime occasioni per centrare la qualificazione olimpica per Parigi 2024. Questa volta arriva un argento nell'Omnium, con la super prestazione del capitano Elia Viviani, anche lui come Ganna assente agli ultimi Europei di Apeldoorn per iniziare la stagione su strada con la Ineos Grenadiers proprio qui in Australia. Non c'era la startlist al completo, mancavano per esempio il Campione del Mondo Iúri Leitão e il Campione europeo Ethan Hayter, ma Viviani ha affrontato veri avversari. Da Imamura, bronzo agli ultimi Mondiali, a Bibic vincitore della classifica Endurance all'ultima Champions League. Passandor per Aaron Gate, Roger Kluge e William Tidball, tutti rivali per la medaglia a Parigi.

Si comincia con lo scratch che ha visto proprio Elia Viviani tagliare per primo il traguardo, conquistando la leadership della generale. Viviani che si è piazzato poi 7° nella Tempo Race, vinta da Vones su Lange, ma la grossa differenza la fa la Corsa ad Eliminazione con Viviani solo 9° nella gara vinta da Aaron Gate su Dylan Bibic che volano ai primo posti. Nella Corsa a Punti finale, Bibic incrementa il suo vantaggio anche se Viviani si rifà sotto con due volate vinte e due secondi posti. I due finiscono appaiati, ma la vittoria va al canadese per un miglior piazzamento nella volata finale (12° contro il 13° posto di Viviani). Arriva comunque un ottimo argento per il veronese che, appunto, aveva conquistato il bronzo il giorno prima col quartetto.

In gara c'erano anche Martina Alzini e Martina Fidanza che si sono cimentate nella Madison femminile. Le azzurre hanno chiuso al 6° posto nella gara vinta dalla Gran Bretagna composta da Archibald e Barker. Le britanniche, Campionesse del Mondo in carica, hanno tenuto dietro la coppia Baker-Manly dell'Australia e Valente-Williams degli Stati Uniti.

Se arriva sempre qualche ottimo risultato dall'Endurance, non arrivano invece buoni risultati dal settore della Velocità dove l'Italia deve ancora raggiungere la qualificazione olimpica. Mattia Predomo, dopo non essere riuscito a raggiungere il 2° turno nella Team Sprint in compagnia di Bianchi e Napoletano, non va tanto lontano neanche nel Keirin. Chiude 28° nella classifica finale, vinta da Awang su Nakano e Ota.

Non bene neanche Miriam Vece che sperava di giungere almeno alla finalissima. Chiude solo 13a nella classifica finale nella gara vinta da Emma Hinze che batte all'ultimo atto Mina Sato e Mathilde Gros.

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