Filippo Ganna: "Record dell'ora? Negli ultimi 15 minuti speravo quasi di cadere per terminare l'agonia"
Pubblicato 26/10/2022 alle 16:27 GMT+2
RECORD DELL'ORA - Filippo Ganna torna sul record dell'ora e su quello nei 4 km fatto ai Mondiali di pista. Tanta gioia, ma anche tanta fatica per andare oltre al limite. Il verbanese ce l'ha fatta, ma ha raccontato gli ultimi 15 minuti vissuti durante la performance di Grenchen. Finale terribile vista la fatica accumulata nelle gambe. Quasi quasi sperava di cadere...
Gioia, felicità, senso di onnipotenza. Saranno state queste le sensazioni vissute da Filippo Ganna nella sua, come abbiamo voluto definirla, settimana da Dio? Quando è riuscito a far cadere due record in pista nel giro di una settimana? Prima il record dell'ora, con la distanza di 56,792 km, poi un altro record straordinario. Quello nei 4 km dell'inseguimento individuale, nella finale vinta contro Jonathan Milan, in cui è sceso per la prima volta sotto il muro dei 4 minuti (3'59''636). Ce lo dice direttamente Ganna che, in un'intervista a El Pais, ha spiegato quali sono state le sensazioni nel finale del record dell'ora. Un'agonia quasi...
Volevo forare o cadere...
Per la prima mezz’ora non pensi a niente. Nei successivi 15 minuti pensi a come puoi fare qualcosa di grande, mentre negli ultimi 15 minuti volevo cadere soltanto per porre fine all’agonia. Volevo forare o qualsiasi altra cosa e concludere la competizione in quel momento. Non riuscivo ad andare avanti. [Filippo Ganna a El Pais]
Il momento più stressante è quando guardi il conto alla rovescia
Due ore prima che la corsa cominci le tue mani diventano fredde, poi sudano e infine sono di nuovo fredde. Sei triste e la tua faccia diventa pallida. Il momento più stressante sono gli ultimi 50 secondi in cui guardi il display con il conto alla rovescia. Quindi provi a nascondere lo stress dietro degli occhiali
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