Vittoria Bussi ci ripensa e ci riprova! Aperto crowdfunding per battere il record dell'inseguimento di Chloé Dygert
Pubblicato 28/12/2024 alle 18:04 GMT+1
CICLISMO SU PISTA - Vittoria Bussi ci ha ripensato. A settembre, dopo un tentativo - fallito - di record sui 3 km, la distanza dell'inseguimento individuale, aveva deciso di appendere la bici al chiodo e farlo, comunque, da detentrice del record dell'ora. Ma la voglia di piazzare un altro record nella sua carriera è troppo forte e l'atleta romana ci riproverà. Aperta una campagna di crowdfunding.
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Video credit: Eurosport
Vittoria Bussi si era ritirata dal ciclismo, nello specifico dalla pista, dopo l'ultimo tentativo di record provato lo scorso mese di settembre. La detentrice del record dell'ora (con la distanza di 50,267 km registrata nel 2023), aveva provato infatti a realizzare anche il nuovo record sui 3 km, la distanza dell'inseguimento individuale femminile. Non si era avvicinata però al 3'16''937 di Chloé Dygert, col suo 3’19''787 che è valso comunque il nuovo record italiano dell'inseguimento. Peraltro è stata la stessa Dygert, ai Mondiali di ottobre, a battere il proprio record, abbassando l'asticella ad un clamoroso 3'15''663. Vedendo le gesta della statunitense, è tornata la voglia di riprovarci a Vittoria Bussi. In un lungo post sui suoi social, infatti, l'atleta romana ha deciso di riprendere la bici da pista e lanciarsi in una nuova avventura. Il 3'15''663 sembra una misura impareggiabile, ma la Bussi ha lanciato la sfida per il prossimo autunno. E, come fatto altre volte dalla stessa atleta, ha aperto una campagna di crowdfunding per raccogliere fondi e riscrivere la storia.
Le parole di Vittoria Bussi
Dopo aver tentato il record a settembre sono stata troppo severa con me stessa, come spesso capita quando si deludono le proprie aspettative. Nonostante abbia sempre affermato di voler puntare alla luna per colpire l’aquila, mi sono comunque inflitta la punizione di privarmi della bici. Capitolo chiuso, si volta pagina. Ma il libro della mia vita è andato avanti e, pagina dopo pagina, la bicicletta è tornata senza chiedere permesso ed io ho ricominciato a volermi bene. Abbracciare un fallimento, è sempre una vittoria perché permette di vedere orizzonti laddove la stessa paura di fallire altrimenti farebbe vedere solo limiti. È una strada dura da percorrere, ma è quella che ho scelto. Non conosco altro modo di vivere. [Vittoria Bussi sui suoi social]
Oggi, dopo mesi sofferti, sono qui con il sorriso di chi sa che quel boccone amaro è stata linfa vitale per me come atleta e come persona ed annuncio che sono nuovamente in pista, con nuove risorse, nuovi obiettivi. Se crederete di nuovo in me, vorrei portarvi in un altro viaggio, forse il più difficile, vorrei tentare nuovamente il record del mondo dell’inseguimento in pista e, se ci saranno i fondi necessari, anche il record del mondo dell’ora
Il vero motivo, il più importante, per cui ho lanciato il mio secondo crowdfunding non è "l’ennesimo record della Bussi", effettivamente che senso avrebbe investirci su? Mi batto da sempre perché il ciclismo possa essere uno sport accessibile a tutti e tutte. La possibilità che date a me oggi è quella che date un domani a chiunque abbia gambe, testa e cuore per provarci, non solo tasche piene. Se domani vostro figlio, vostro nipote volesse tentare il record dell'ora sareste disposti a spendere migliaia e migliaia di euro? Sarebbe giusto? I fondi che chiedo nel crowdfunding saranno sufficienti solo per coprire le spese dell’inseguimento individuale, non quelle del record dell’ora. Questo perché sono cambiati gli accordi di UCI e Tissot, che si occupa del cronometraggio elettronico. Ora Tissot va pagato dall’atleta. E per avere un "record ufficiale" siglato UCI, si è costretti a passare per Tissot. Per ufficializzare gli altri record invece non esiste questo vincolo. Quindi se riuscirò ad ottenere fondi per il tentativo di inseguimento, potrò usare una qualsiasi compagnia di cronometraggio elettronico con cui poter fare anche un "record dell’ora NON ufficiale", cioè semplicemente non cronometrato da Tissot o, in altre parole, non UCI. La non ufficialità di questo record avrebbe l'importante messaggio per le istituzioni di rivedere i propri regolamenti che non vincolino gli atleti ad ingenti spese qualora volessero tentare il record dell'ora
Nel frattempo, in questi mesi, continuerò a cercare un accordo che faccia sì che il record dell’ora non debba costare una follia, confidente del fatto che l'UCI possa lavorare a favore degli atleti. Se ci riuscirò, allora i fondi basteranno per entrambi i record, ma soprattutto avremo portato lo sport nella giusta direzione. Pari opportunità per chiunque
La Bussi ha specificato anche come gestirà la campagna aperta. Il focus è sul nuovo record dell'inseguimento individuale e poi, se i fondi basteranno, cercherà anche quello dell'ora che, comunque, l'atleta azzurra ha già realizzato due volte in carriera. Vittoria Bussi ci ha tenuto a specificare le nuove modalità del record dell'ora e il discorso TISSOT che, se non sei un big, può essere molto restrittivo a livello economico. Lei ci prova, anche per lanciare un messaggio forte.
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Video credit: Eurosport
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