Kwiatkowski vince in volata la prima manche sulle Ardenne
Aggiornato 19/04/2015 alle 18:27 GMT+2
Graffio dell'iride nella cinquantesima edizione dell'Amstel Gold Race che apre la settimana "classica" dei berg: il campione del mondo Michał Kwiatkowski batte sul traguardo di Valkenburg Alejandro Valverde e Michael Matthews. Niente poker quindi per Philippe Gilbert, che stavolta non riesce ad allungare sul "suo" Cauberg mentre Nibali, all'attacco dai meno trenta, svela la gamba in vista Doyenne
Il campione del mondo Michał Kwiatkowski è il quarto vincitore dell'Amstel Gold Race in maglia iridata dopo Eddy Merckx, Bernard Hinault e Jan Raas, che detiene il record di successi della Classica olandese. Il polacco era tra i favoriti della vigilia e a Valkenburg centra la prima vittoria in linea, seconda nel 2015 dopo la cronoprologo della Parigi-Nizza, dal mondiale di Ponferrada. Kwiatkowski ha regolato la volata di una trentina di corridori battendo Alejandro Valverde e Michael Matthews, che era lo sprinter sulla carta più veloce, ma s'era già preso, poco prima sull'ultimo Cauberg, l'onere di battezzare la ruota di Gilbert. Con uno stremato Matthews in acidosi e Valverde partito presto a ruota di Van Avermaet, Kwiatkowski ha così alzato le braccia sul traguardo, con il campione 2012 Enrico Gasparotto ottavo e primo italiano.
E Vincenzo Nibali? Chiusa a 37 chilometri dall'arrivo la fuga della prima ora di corsa - Timo Roosen (Lotto), Jan Polanc (Lampre), Laurens De Vreese (Astana), Johann Van Zyl (MTN Qhubeka), Linus Gerdemann (Energy) e Mike Terpstra del Team Roompot - il detentore del Tour de France s'è lanciato all'inseguimento dei nuovi battistrada di David Tanner (IAM Cycling) e Simon Clarke (Orica GreenEdge) con il compagno di squadra Diego Rosa e l'altro italiano (BMC per Gilbert) Damiano Caruso, caduti in curva 10 chilometri più avanti. Nibali è stato stoppato senza cambi da una marcatura strettissima di Tony Martin fino ai meno dieci, svelando però la migliore condizione a una settimana da un'attesissima Liegi-Bastogne-Liegi.
Raccontiamo il finale della cinquantesima edizione dell'Amstel Gold Race, prima classica delle Ardenne di 258 chilometri da Maastricht a Valkenburg, con 34 berg di cui 14 nel circuito degli ultimi 100 chilometri (4 passaggi sulla linea di arrivo). La salita simbolo della Classica olandese è il Cauberg (1200 metri al 6% di pendenza media e 12% di ascesa massima) che, a 1800 metri dal traguardo, ha già deciso 3 volte la corsa (4 col Mondiale di Valkenburg) a favore del vallone Philippe Gilbert. Stavolta però il capitano della BMC non è riuscito a fare la differenza sull'ultimo berg, marcato prima a ruota da Matthews e poi rimontato negli ultimi mille metri da un gruppo di trenta corridori pronti a disputarsi l'arrivo in volata, iniziato da Van Avermaet e vinto da Michał Kwiatkowski.
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