Ciclismo in lutto! È morto a 78 anni Enzo Cainero: portò lo Zoncolan al Giro d'Italia, la montagna più dura d'Europa
Aggiornato 28/01/2023 alle 18:47 GMT+1
CICLISMO - Enzo Cainero non ce l'ha fatta ed è morto in seguito ad una ischemia cerebrale accusata lo scoso ottobre. Il manager friulano fu un uomo di sport a tutto tondo: braccio destro di Zamparini ai tempi del Venezia, manager nel basket a Udine e, soprattutto, lo si ricorda per il suo amore per il ciclismo. Promoter di tutte le tappe friulane, portò insieme a Guidolin lo Zoncolan al Giro.
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Triste notizia per il mondo del ciclismo e non solo. È morto a 78 anni Enzo Cainero, manager e grande uomo di sport. Lo si ricorda per i suoi anni con Maurizio Zamparini al Venezia, ha lavorato con l'Udinese e anche per l'Udine di basket. Conosciuto anche fuori dal mondo del calcio perché candidato sindaco di Udine nel 2008 ed era lo zio di Chiara Cainero, la prima italiana a vincere la medaglia d'oro ai Giochi Olimpici nella disciplina di tiro a volo (a Pechino 2008). Cainero era però ricordato maggiormente per la sua vicinanza al mondo del ciclismo e per il suo lavoro come promoter di tutte le tappe friulane alla Corsa Rosa. Fu infatti l'ideatore della tappa dello Zoncolan al Giro dopo un'intensa collaborazione con Francesco Guidolin che portò l'idea dopo averlo scalato in allenamento. E da lì nacque il mito, con lo Zoncolan affrontato sette volte dal 2003 ad oggi, l'ultima al Giro 2021 con il fantastico successo di Lorenzo Fortunato. Non solo, fece in modo che lo Zoncolan potesse essere stabilmente anche nel programma del Giro femminile e così è stato in due occasioni, l'ultima volta nel 2018 con la vittoria della van Vleuten.
Negli anni ha lavorato a stretto contatto con RCS, portando il Giro all'ultima tappa di Trieste nel 2014 o ancora all'apertura, per così dire, allo sconfinamento in Slovenia, con la tappa di Gorizia del 2021. Il suo lavoro portò alla valorizzazione delle Valli del Natisone, della zona di Cividale del Friuli e ancora Grado e Marano Lagunare. La sua ultima creatura è stata la cronoscalata da Tarvisio al Monte Lussari che sarà la tappa decisiva del Giro d'Italia 2023. Ci aveva investito tanto e aveva il sogno di vedere su quelle strade la battaglia tra Evenepoel e Roglic e non solo.
È morto dopo aver accusato una ischemia cerebrale lo scorso ottobre. Era ricoverato da allora all'Ospedale di Udine.
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