Alejandro Valverde è imbattibile sul Mur de Huy: quarta Freccia-Vallone, record assoluto
Aggiornato 20/04/2016 alle 18:13 GMT+2
Alejandro Valverde è il primo corridore nella storia del ciclismo a vincere per 4 volte la Flèche-Wallonne, la seconda classica del trittico delle Ardenne, la corsa del mitico Mur de Huy. Terzo successo consecutivo per lo spagnolo della Movistar, che come l'anno scorso batte il francese Julian Alaphilippe della Etixx-QuickStep. Sul podio Daniel Martin; Gasparotto (5) e Ulissi (8) in top-ten
Lo chiamano El Embatido e oggi più che mai ci facciamo un'idea del perché: Alejandro Valverde scrive una pagina di storia del ciclismo lunga mille e trecento metri, quelli che consacrano il grimpeur iberico sul mitico Mur de Huy. Quarto traguardo a braccia alzate, terzo consecutivo per il capitano della Movistar, quinta vittoria spagnola in successione dopo Rodriguez (2012) e Dani Moreno (2013).
Forza Movistar: un Visconti al servizio del capitano
Valverde ha condotto la corsa con una maestria esemplare: regolando i 10 fuggitivi della prima ora (fra cui l'immancabile Matteo Bono della Lampre-Merida) coi suoi gregari in testa al gruppo e decidendo gli ultimi 60 chilometri di corsa, quelli delle 7 côtes e della doppia scalata del Mur de Huy (3 in tutto, la prima a cento dal traguardo). Dei 10 battistrada, l'inglese Stephen Cummings è stato l'ultimo a rialzarsi sulla Côte d'Ereffe, poi Valverde ha mandato Izagirre ad assorbire Marczynski e Bob Jungels, in avanscoperta per i francesi Gallopin (Lotto-Soudal) e Alaphilippe (Etixx-Quickstep); ha messo Giovanni Visconti nel gruppetto di attaccanti della Côte de Cherave, fra cui Vicioso e Losada della Katusha; ha lanciato ancora Izagirre a stoppare lo scatenato Tim Wellens con un tiro a lunga distanza.
Valverde vs Etixx: un altro capolavoro sul Muro
Infine, il Mur de Huy, detto anche Le Chemin des Chapelles: 1300 metri al 9,6% che decidono la Freccia-Vallone sulle massime pendenze al 22%. Valverde lo inizia in testa al gruppo insieme a Joaquim Rodriguez, che sul muro ha vinto l'ultima prova in ordine temporale, ovvero al Tour de France (terza tappa, Antwerp-Huy). La Etixx-Quickstep ha due capitani, che sono Daniel Martin (secondo nel 2014, l'anno prima ha vinto la Liegi-Bastogne-Liegi) e Julien Alaphilippe, classe 1992, il talento più puro del ciclismo transalpe. Il primo scatta in testa a cinquecento metri dal traguardo, chiamando Valverde sui pedali con Alaphilippe in terza posizione, pronto a scattare sull'ultima durissima pendenza. La tattica della Etixx è perfetta, ma Valverde anticipa il francese saltando Martin e quando vede il traguardo, Alaphilippe sa già d'aver chiuso per il secondo anno consecutivo al secondo posto, primo degli umani, dietro all'Embatido.
Una Doyenne da Embatido-bis per diventare Leggenda
Chi delude alla Freccia-Vallone - confermando i cattivi sentori del 2016, sfiancato a quasi 37 anni dai suoi appuntamenti mancati (LEGGI: Essere Purito, lo scalatore più romantico del Tour de France), è Joaquim Rodriguez, caduto in Limburgo e fuori dalla top-ten dopo tanta corsa in testa della sua Katusha, ma senza il suo fedelissimo Dani Moreno, passato al "nemico" Alejandro. A proposito di ordine d'arrivo, dopo la trionfale Amstel Gold Race di Gasparotto (1), Colbrelli (3), Diego Ulissi (7) e Giovanni Visconti (8), il vincitore della classica olandese chiude quinto a Huy, davanti a Samu Sanchez, Albasini e ancora Ulissi, capitano Lampre. Meglio le Ardenne delle Fiandre per i corridori nostrani, ma è Alejandro Valverde il primo candidato alla vittoria della Liegi-Bastogne-Liegi: l'anno scorso fu Embatido-bis, domenica alla Doyenne potrebbe diventare Leggenda.
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