Armstrong e il Giro

Dopo le prime cinque tappe del Giro d'Italia, Lance Armstrong è in 22esima posizione in classifica, a 3'34" dalla vetta che vede in rosa Di Luca. Il suo ritorno alle corse ha riportato l'attenzione del pubblico sul mondo del ciclismo, ma come è vista la sua presenza fra gli addetti ai lavori?

"Il fatto che Armstrong sia al Giro è qualcosa di buono perché finalmente si è tornato a parlare di ciclismo e non di doping - sottolinea Steve Chainel (Bbox Bouygues) - anche se in qualche caso salta fuori qualche discorso di droghe… Da una parte è un bene perché le persone parlano di ciclismo, ma d'altra parte è anche un male perché si tende a parlare solo di lui. Sembra che al Giro ci sia solo Armstrong, e invece c'è anche una maglia rosa, un vincitore di tappa, un miglior velocista, un miglior scalatore, una maglia nera, e a volte anche qualche caduta. Purtroppo Lance monopolizza i media e ovviamente questo è importante per gli sponsor...".

"Credo che Armstrong sia una figura molto importante per il ciclismo - ribadisce Luca Mazzanti (Katusha) -. La sua presenza al Giro è qualcosa di positivo, perché porta lustro a questa competizione... Di conseguenza ne risentono tutti".

"Sarebbe meglio se si parlasse un po' più del Giro, e non di Armstrong... - è il punto di vista di Vlario Piva, direttore del Team Columbia -; Anche se, è vero, Lance è ancora corsa, è tra i primi, dunque ha ancora molte possibilità di vincere. Al momento sta provando a difendersi, ma credo possa fare bene al Giro".

Lo stesso Armstrong afferma di sentirsi sempre più in forma: la parola definitiva alla prossime tappe...