Si va in Austria

Lo scossone in classifica generale c'è stato. Ora una tappa di assestamento, lungo un percorso nervoso che potrebbe favorire un attacco da lontano. Dopo l"Alpe di Siusi, però, bisognerà vedere se la gamba risponderà alle richieste dei corridori.

Da Bressanone a Mayrhofen, per il primo sconfinamento oltre l'Italia di questo Giro del Centenario. Si va in Austria: 248 i km che dovranno affrontare i corridori durante la sesta tappa, una delle più lunghe di tutta la Corsa Rosa.

Il tracciato segue tutta la Val Pusteria sia per la parte austriaca sia per quella tirolese: prima in salita, fino a Dobbiaco, poi in discesa, verso Lienz. Niente di trascendentale, le salite saranno assolutamente pedalabili, anche se l'ascesa di Hochkrimml, pendenza massima del 12%, potrebbe restare nelle gambe.

Lungo le sue strette stradine, si arriverà quindi a Mayrhofer, famoso centro sciistico austriaco. Gli ultimi 3 km saranno in leggera salita, l'arrivo ideale per uno come Danilo Di Luca, sempre che l'abruzzese non decida, insieme alla sua squadra, di fare arrivare la prima fuga di questo Giro.

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